Basato dal romanzo omonimo di Collin Higgins portato anche in palcoscenico
Harold (Bud Cort), un giovane ricco, viziato e asociale, ossessionato dal suicidio e dalla morte (guida un carro funebre e frequenta regolarmente i cimiteri), conosce la settantanovenne Maude (Ruth Gordon), una vecchietta anticonformista, che ama la velocità e odia le convenzioni borghesi. Tra i due nasce un legame sentimentale molto intenso, ma il giorno del suo ottantesimo compleanno l’anziana decide di porre fine alla sua bizzarra vita. Per il ragazzo è una vera tragedia, ma presto si renderà conto di quanta energia vitale la sua amata compagna ha lasciato a lui in eredità… Interpretato magistralmente dall’attrice teatrale Ruth Gordon e dallo “smarrito” Bud Cort, il film all’epoca ha ottenuto un grandissimo successo commerciale, anche grazie alle musiche originali di Cat Stevens e alla splendida fotografia di John A. Alonzo dai colori autunnali perfetti per l’ambientazione “funeraria”. L’eccentrica Maude entra a far parte della galleria cinematografica di donne anziane lontane dalle convenzioni, come la risoluta Berthe, protagonista del film di René Allio Una vecchia signora indegna, tratto da una novella di Bertold Brecht, presentato alla Mostra di Venezia del 1965, che per primo ha anticipato il tema della terza età nella società contemporanea.
Ho vergogna a confessarlo: abito a meno di 100 metri dal Cinemino, ma l’ultima volta che ero presente (2018) è stato per incontrare l’amico Bruno Bozzetto e partecipare alla presentazione del suo ultimo libro. Con l’occasione ho incontrato anche Maurizio Nichetti. Credo sia tempo di darmi una mossa!
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=1907600372641889&set=t.100001758352041&type=3