Venezia 78. Un autre monde

Vincent Lindon contro le leggi del mercato, terzo film della trilogia sul lavoro di Stéphane Brizé

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Un’azienda di elettromestici in Francia. I manager sono chiamati a tagliare il 10% dei dipendenti. Il direttore di stabilimento Vincent Lindon, già sotto pressione per un divorzio da troppo lavoro, e per un figlio adolescente che manifesta squilibri psichici, si trova tra il martello della direzione generale che vuole dimostrare alla casa madre americana che la filiale francese non si sottrae ai suoi doveri  e l’incudine dei sindacati che chiedono a Lindon di continuare a mantenere la sua fama di dirigente leale. Più che leale lui è quasi eroico: elabora un piano per salvare i dipendenti sacrificando gli stipendi dei dirigenti. A questo punto viene persino elogiato in teleconferenza dal Grande Capo in persona, che spiega che i dirigenti li vorrebbe anticonformisti come lui, ma che di dirigenti anticonformisti che mettono i diritti dei lavoratori prima dei guadagni degli azionisti ne fa volentieri a meno perché anche lui ha un capo: Wall Street. Ci sarebbe una via d’uscita, non vi diciamo quale e se Lindon la prende. Con questo film Stéphane Brize chiude la trilogia sul mondo del lavoro dopo La legge del mercato e In guerra. Protagonista sempre Vincent Lindon

 

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