Con la pubblicazione dell’edizione «Disco d’oro» si conclude la celebrazione dei quarant’anni di La voce del padrone, l’album campione di vendite di Franco Battiato uscito originariamente il 21 settembre 1981. Vivere venti o quarant’anni in più è uguale, cantava Battiato nell’album Fisiognomica. Così è successo, giusto quest’anno Battiato se n’è andato chissà dove lasciando a tutti i suoi estimatori un’eredità incalcolabile emersa nel grande concerto all’Arena di Verona lo scorso 21 settembre.
Mentre l’Universal, che a suo tempo ha acquisito l’eredità degli album di Battiato usciti per Emi, archivia le ricorrenze attorno all’album, è l’editoria che scalda i motori e si appresta a piazzare nelle librerie alcuni volumi dedicati a Franco Battiato, ognuno con una sua caratteristica, a significare la vastità dell’universo Battiato, per certi versi ancora da esplorare. Il Battiato da collezione ha sempre attirato interesse e i suoi dischi si trovano spesso sulle bancarelle dei mercatini. Non siamo a livello di Fabrizio De Andrè, a cui sono stati dedicati decine di libri, ma su questo fronte Battiato si difende bene, assieme a Vasco Rossi e Renato Zero. Ancora oggi un disco come La voce del padrone continua a essere venduto, prima le ristampe di questa primavera e adesso la versione disco d’oro. Di quell’album tanto si è scritto e poco altro ancora c’è da scoprire, senonché l’autore di un libro a Battiato dedicato, e che uscirà a gennaio, rivela che in origine il titolo del disco era un altro. Chissà se avrebbe ottenuto lo stesso successo con un titolo diverso. Battiato ha sempre giocato sui titoli, già l’album precedente Patriots avrebbe dovuto chiamarsi Musiche di zone di sottosviluppo. Alla fine la scelta finale è sempre apparsa vincente rispetto alle proposte alternative. Lo sarà anche per La voce del padrone, implicito omaggio alla sua casa discografica che chiamava così i suoi negozi di dischi. Forte l’immagine che lo vede armeggiare con un megafono nel ritornello di Bandiera bianca, il singolo apripista all’album presentato per la prima volta a fine settembre alla Mostra di Musica Leggera a Venezia ed è quella la prima volta che il pubblico televisivo ascolta la canzone di un album che diventerà subito disco d’oro. Disco d’oro che verrà consegnato il 2 febbraio 1982 durante il trionfale concerto al Palalido di Milano. Ricapitoliamo: disco uscito il 21 settembre, primo passaggio televisivo sabato 26 settembre e a seguire saranno le radio a trasmettere a tutto spiano la canzone e farla conoscere al vasto pubblico. Ora, in attesa di assistere prossimamente alla serata televisiva che documenta l’evento svoltosi all’Arena di Verona, la Universal annuncia che entro l’anno uscirà una rinnovata edizione di L’imboscata a venticinque anni dalla pubblicazione. Ancora tanto Battiato, un artista che è già entrato nell’olimpo della canzone nazionale in coro con artisti che lassù l’hanno preceduto come Lucio Dalla, Lucio Battisti, Giorgio Gaber, Fabrizio De André e Pino Daniele.