“Discover”, il primo album di cover di Zucchero: la recensione

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zucchero discover recensione
Foto di Daniele Barraco

È disponibile da oggi Discover, il nuovo album di Zucchero “Sugar” Fornaciari, il primo della sua carriera interamente composto da cover.

I formati disponibili

La versione standard di Discover, composta da 13 brani, è disponibile in formato CD, doppio LP e in digitale. Su Amazon, invece, sono presenti due edizioni esclusive: una versione autografata del CD e una autografata del doppio LP di colore nero. Sullo store di Discoteca Laziale, inoltre, è possibile acquistare una versione del doppio LP di colore azzurro.

È disponibile infine, una speciale versione box del progetto, in vendita in esclusiva sul sito di Universal Music e solo in formato fisico, contenente 1 CD, con i 13 brani della versione standard + 5 tracce bonus, 1 doppio LP colore bianco e 1 speciale vinile 10″ di colore azzurro contenente le 5 tracce bonus.

Tutti i vari formati disponibili sono acquistabili tramite questo link: https://pld.lnk.to/Discover

Il disco

Sulla scia di Inacustico, uscito lo scorso maggio, anche Discover segue quello che è una sorta di nuovo corso nelle scelte musicali di Zucchero, che ha deciso di abbandonare le sovrastrutture dei brani, soprattutto quelle elettroniche, e tornare all’essenza delle canzoni, alle loro radici.

Quelle radici, “roots”, che lo stesso bluesman cita presentando l’album all’ascoltatore, con questa nota ad aprire il libretto allegato al cd. Ecco le sue parole: «Discover è un disco mio anche se le canzoni che contiene non sono state scritte da me. Io, con rispetto, le ho spogliate e rivestite secondo la mia personalità e sensibilità. Una cover per me ha senso se viene personalizzata a tal punto che sembri una tua canzone. Era da molto tempo che pensavo ad un album di cover e se ci ho messo molto è perchè le tracce che trovate qui sono l’ultima scrematura di una selezione che inizialmente comprendeva circa 500 tra le canzoni che ho amato di più nella mia vita. I brani che ho scelto rappresentano esattamente quel che io sono e le mie due anime in musica: la miglior tradizione melodica italiana e le più profonde racidi (roots) afroamericane. InGioia (Enjoy)».

Proprio come per Inacustico, il team di lavoro di Discover è ridotto all’osso, con la maggior parte degli strumenti suddivisi tra i due co-produttori, ovvero lo stesso Zucchero (che suona chitarre, armonium, mellotron, piano, organo, tastiere, batteria e percussioni) e Max Marcolini (chitarre, bouzuki, basso, tastiere, programmazioni, pedal steel, ukulele).
Trovano spazio Davide Rossi che si occupa degli archi, Federico Biagietti al dobro e alla lap steel su High Flyin’ Bird, Stefania Orrico, Mari Crisci, Silvana Pellegri e Sara Grimaldi ai cori.

Le collaborazioni

Sono quattro i featuring presenti nell’edizione standard di Discover: troviamo Bono degli U2 su Amore adesso, Elisa con Luce (tramonti a Nord-Est), Mahmood per Natural Blues e infine il duetto virtuale con Fabrizio De André sulle note di Ho visto Nina volare.

Come ha raccontato lo stesso Zucchero in conferenza stampa, Bono non si è limitato a dare il permesso per realizzare la versione italiana della sua Let Your Love Be Known, ma oltre ad inviare la sua traccia vocale per il duetto ha voluto registrare tutti i cori, armonizzati nello stile dei Beatles, supervisionando il processo di realizzazione.

Luce (tramonti a Nord-Est) è il brano che Elisa ha scritto proprio insieme a Zucchero e con cui ha vinto il Festival di Sanremo 2001, e che in questo disco viene proposta in una veste completamente nuova. Queste le parole della cantautrice friulana: «Sono super onorata di far parte di questo nuovo progetto di Adelmo. È una persona alla quale sarò sempre grata. Il nostro primo incontro è stato quando, a 19 anni, aprii un suo concerto in uno stadio, una dimensione enorme, quasi surreale per me e lui mi fece un’impressione bellissima, sembrava uno di “casa”, quasi un fratello maggiore. Lo rincontrai qualche anno dopo, quando andai a casa sua, c’era un’atmosfera magica. Scrisse l’inciso di “Luce”, il brano che portai a Sanremo e che mi fece vincere. Cambiarono molte cose per me da quel momento. Abbiamo avuto tante altre occasioni per rincontrarci sul palco e sono contenta che abbia scelto proprio “Luce” per questo suo nuovo progetto.  Spero che l’amiate tanto quanto l’ho amato io».

È stato proprio Mahmood a scegliere Natural Blues per il suo duetto con Zucchero, in una rosa di 5-6 brani che il bluesman aveva selezionato come adatti alla vocalità del rapper italo-egiziano. Queste le sue parole: «Sono onoratissimo di aver reinterpretato un pezzo blues così celebre e iconico insieme a uno degli artisti che mi hanno fatto crescere. È stato un sogno fare parte del suo nuovo progetto».

Per quello che riguarda il duetto virtuale con Fabrizio De André in Ho visto Nina volare, il merito è da ascrivere a Dori Ghezzi, come ci ha raccontato Zucchero nella nostra videointervista esclusiva: è stata proprio lei, infatti, a suggerire a Sugar quella canzone per il concerto-tributo del 2000 a Genova, e sempre lei nei mesi scorsi ha inviato al bluesman la traccia della voce di De André presa dai master originali dell’album Anime salve per poter realizzare questo “duetto”.

Le canzoni

L’album si apre con due brani che sono quasi inediti: Amore adesso, versione italiana di No Time For Love Like Now di Michael Stipe, e Canta la vita, brano scritto da Bono degli U2 col titolo originale di Let Your Love Be Known. “Quasi” inediti perchè entrambe le canzoni sono state pubblicate dagli autori solo sui social e non sono mai finite su un disco nella loro versione originale.
Anche Zucchero le aveva già eseguite tempo fa durante il periodo più acuto della pandemia, in due interpretazioni dal forte impatto visivo ed emozionale: una Piazza San Marco deserta per Amore adesso e il Colosseo di Roma nella giornata della Terra, il 22 aprile 2020, per Canta la vita.

The Scientist è il singolo uscito qualche giorno fa e che sta accompagnando il lancio del disco, reinterpretazione della celeberrima canzone dei Coldplay.
Insieme alla seguente Wicked Game di Chris Isaak danno chiaro l’indirizzo seguito da Zucchero per la realizzazione del disco: pochi strumenti, quasi esclusivamente acustici, per riportare la canzone alle proprie radici e tirare fuori da quella melodia la sua essenza primordiale.

Un po’ di elettronica e di chitarre elettriche le troviamo nella nuova versione di Luce (tramonti a Nord-Est): sono però elementi che rimangono confinati in uno spazio marginale, da comprimari, per dare colore al brano senza mai essere preponderanti rispetto ad hammond, pianoforte e chitarra acustica. Gli archi a sottolineare l’intreccio delle voci di Elisa e Zucchero esaltano l’atmosfera generale del pezzo.

Follow you follow me è stato il singolo che, a sorpresa, ha annunciato l’arrivo di Discover: brano del 1978 e anch’esso singolo di lancio di un album a suo modo speciale, ovvero …And Then There Were Three… dei Genesis, primo album della band dopo l’uscita di scena di Steve Hackett.
Questo è uno dei brani che Zucchero eseguiva da giovane nelle balere insieme alle sue prime band giovanili e che, nella sua semplicità, lo ha sempre colpito ed affascinato. Qui viene riportato ad una versione quasi acustica fatta di chitarre, poche percussioni e la voce nella parte iniziale, mentre la batteria e le tastiere arrivano solo nella seconda metà della canzone.

Si prosegue con uno dei brani più famosi del periodo a cavallo del cambio di secolo: stiamo parlando di Natural Blues, canzone tratta dal pluripremiato album Play di Moby, costruita su un campionamento del brano Trouble So Hard di Vera Hall, inciso nel 1937.
In questa nuova versione spicca l’interpretazione di Mahmood: la sua voce calda si fonde perfettamente con la scelta di dare al brano un arrangiamento soul che non ha mai avuto, essendo il brano originale registrato a cappella. Una scelta azzeccata, che dona finalmente, dopo quasi 85 anni, la giusta veste musicale alla canzone.

Fiore di maggio è la canzone che non ti aspetteresti mai di sentire cantata da Zucchero, perchè si tende a pensare che Fabio Concato faccia parte di un mondo cantautorale molto lontano dalle radici blues di Sugar. La scelta di inserire questo brano in Discover è dovuta alla voglia di far riscoprire uno dei brani più famosi e importanti degli anni ’80, ma che in seguito non è mai stato rivisitato ed è stato quindi un po’ dimenticato dalle nuove generazioni.
Il nuovo arrangiamento dona freschezza al pezzo e speriamo regali una seconda giovinezza ad uno dei brani più importanti del cantautorato italiana.

Uno dei brani più riusciti di tutto l’album è anche quello che nella versione originale si avvicina più di tutti all’anima di Zucchero: parliamo di Human, singolo dei record del 2016 di Rag’n’Bone Man (oltre 1,4 miliardi di visualizzazioni su YouTube).
Spogliato dell’elettronica e riportato ad un suono più che mai “roots”, ci troviamo davanti ad un fantastico arrangiamento soul colorato di cori gospel. Facile pensare che possa essere uno dei prossimi singoli.

Un altro brano famoso in tutto il mondo, ma caratterizzato da una classica melodia italiana, è Con te partirò di Andrea Bocelli, canzone che ha fatto da trampolino di lancio per il tenore (scoperto proprio da Zucchero) verso una carriera di successi planetari.
La “sfida” in questo nuovo arrangiamento era quella di spogliare il brano della sua pomposità data dall’imponenza dell’orchestrazione della versione originale, riportandola ad una dimensione più intima, quasi minimalista, con chitarra, organo, percussioni, e gli archi che si limitano a delle pennellate di colore.

High Flying Bird si potrebbe definire un classico del genere folk-rock: scritta da Billy Edd Wheeler nei primi anni ’60 e reinterpretata da decine di artisti negli anni a venire. Tra le versioni più celebri ricordiamo quella di Richie Havens sul palco di Woodstock nel 1969, o quella dei Jefferson Airplane del 1967 al Monterey Pop Festival.
La nuova versione di questo brano forse è quella più “sperimentale” ed elettronica di tutto l’album, con l’hammond e il dobro a puntellare le sequenze, e degli echi che riportano ad atmosfere western.

Ultimo “duetto”, in ordine di apparizione in scaletta, quello virtuale con Fabrizio De André sulle note di Ho visto Nina volare. Zucchero aveva già interpretato questo brano il 12 marzo 2000 al Teatro Carlo Felice di Genova nella serata-tributo al cantautore genovese, immortalata nel 2003 con l’album Faber, amico fragile.
In questo nuovo arrangiamento si è partiti proprio da quella registrazione, dando un nuovo colore al brano con l’aggiunta di altre parti strumentali e della voce di Fabrizio, che arriva «come un vento caldo alle spalle».

Chiude l’album Lost Boys Calling, brano composto da Ennio Morricone per la parte musicale e da Roger Waters per quello che riguarda il testo, tema finale del film La leggenda del pianista sull’oceano di Giuseppe Tornatore, colonna sonora che valse al compositore romano il Golden Globe del 2000.
Un omaggio e un ritorno, se vogliamo, alle melodie immortali del Maestro scomparso poco più di un anno fa, che con Zucchero aveva collaborato nell’album di maggior successo di Sugar, firmando la musica del brano conclusivo di Oro, incenso e birra, ovvero la bellissima e suggestiva Libera l’amore.

Conclusioni

Discover è un album di cover, ma è a tutti gli effetti un disco di Zucchero.
Sugar con queste 13 tracce ci dice «queste canzoni le ha scritte qualcun altro ma avrei voluto fossero mie, quindi questo è il modo in cui le avrei fatte se le avessi composte io».
Questo ragionamento, totalmente azzeccato, che sta alla base dell’approccio ai brani originali e, di conseguenza, dei nuovi arrangiamenti presenti in Discover, lo rendono un disco credibile e ben realizzato.
Siamo certi che questi brani risulteranno estremamente coerenti anche quando verranno eseguiti dal vivo, accanto ai grandi classici della discografia quarantennale del bluesman di Roncocesi.

Tracklist

1. Amore adesso (No Time For Love Like Now)
2. Canta la vita (Let Your Love Be Known) – con Bono
3. The Scientist
4. Wicked Game
5. Luce (tramonti a Nord-Est) – feat. Elisa
6. Follow You Follow Me
7. Natural Blues – feat. Mahmood
8. Fiore di maggio
9. Human
10. Con te partirò
11. High Flyin’ Bird
12. Ho visto Nina volare – feat. Fabrizio De André
13. Lost Boys Calling

Tracce presenti solo nella versione box esclusiva:

14. Old Town Road
15. Motherless Child
16. Lotus Flower – feat. Hotei
17. Silent Night
18. Everybody’s Got To Learn Sometime – feat. Ben Zucker

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