Sull’isola di Bergman
di Mia Hansen-Løve
con Vicky Krieps, Tim Roth, Mia Wasikowska, Anders Danielsen Lie, Anki Larsson
Lui e lei, registi, sposati, una figlia (in vaga crisi sentimentale ?) vanno a Fårö, l’isola dove il regista Ingmar Bergman abitava, lavorava e spesso anche girava. Ora è una specie di Disneyland per i fan del genio che vengono portati in tour definiti Safari Bergman (!). Lui, Roth, è ospite e deve fare incontri con i cinefili, lei, Krieps (vista nel Filo nascosto e in Old) gironzola in biciletta e mette insieme una trama su due amanti (Wasikowska e Danielsen Lie, appena visto in La persona peggiore del mondo) che si ritrovano, guarda un po’, sull’isola di Bergman e fanno quello che fanno o vorrebbero fare i due registi. Strada facendo scoprirete qualcosa che non si può anticipare. È un film double face: da un certo punto di vista si può immaginare che la regista sia stata davvero chiamata a un festival a Fårö e abbia vinto la noia usando Fårö per ambientarvi un film. Da un altro punto di vista si può credere che abbia usato l’isola di Bergman per cimentarsi con il cinema di Bergman. L’unica desolante verità forse è che Bergman non arredava la sua casa con mobili svedesi. Mia Hansen-Løve, che ha già ha mostrato predilezioni per il cinema nel cinema, con Le cose che verranno-L’avenir ha vinto l’Orso d’argento nel 2016 a Berlino.
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