I dieci film imperdibili del 2021

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Dune

L’anno che va a chiudersi è stato l’ennesimo anno difficile per il mondo del cinema. Nelle sale la stagione è iniziata solo a fine aprile ed è andata avanti fino ad oggi tra mille restrizioni e prescrizioni che sono più volte cambiate nel corso dei mesi. Nel contempo, con sempre più forza, si sono imposte le piattaforme, da Netflix a Prime Video, realtà con le quali i cinefili, volenti o nolenti, devono oggi necessariamente rapportarsi. Home video o grande schermo che sia, i film non hanno deluso le aspettative. Ne sono usciti tanti belli e qualcuno anche bellissimo. Ma quali sono stati i dieci migliori? Lo abbiamo chiesto al nostro super esperto Massimo Santimone e proseguendo la lettura troverete la sua personalissima classifica (cliccando sui titoli potete anche leggere le recensioni di Marco Bacci).

I migliori film del 2021:

10) Il collezionista di carte di Paul Schrader
In concorso all’ultima Mostra del Cinema di Venezia il film si riallaccia a un tema per molti versi ancora tabù negli States, quello della guerra in Iraq e delle torture ad Abu Ghraib. Con grande efficacia Schrader mette in scena la storia di un ex carceriere (Oscar Isaac) che scontata la sua condanna si guadagna da vivere giocando a poker. Nella sua vita entrano poi una donna che lo aiuta a trovare i finanziamenti per giocare e un giovane il cui unico scopo di vita è quello di vendicare il padre morto suicida. Nel cast c’è anche il sempre straordinario Willem Dafoe.

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9) I Care a Lot di J Blakeson
Distribuito solo su Amazon Prime Video a partire dallo scorso inverno, in periodo di severe restrizioni, e mai arrivato nelle sale, il film è un mix di commedia e thriller che ha per protagonista una donna senza scrupoli (Rosamund Pilke) che si occupa della tutela di anziani soli e vende le loro proprietà per il proprio profitto. La sua redditizia attività conoscerà un brusco stop quando proverà ad approfittarsi anche della madre di un ex boss della mafia russa. Il film è stato presentato in anteprima al Festival di Toronto del 2020 e Rosamund Pilke è stata candidata come miglior attrice ai Golden Globe di quest’anno.

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8) Il potere del cane di Jane Campion
A distanza di 12 anni dal suo ultimo film, Jane Campion è tornata dietro la macchina da presa per raccontare la storia di un cowboy misogino ambientata nel 1925 in Montana ed ha fatto centro, vincendo il Leone d’argento – Premio per la migliore regia all’ultima Mostra del Cinema di Venezia. In attesa delle candidature agli Oscar, il film ne vanta già sette per la notte dei Golden Globe, in programma il prossimo 9 gennaio. L’attore principale è Benedict Cumberbartch, affiancato da Kirsten Dunst.

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7) È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino
Il film forse più personale del regista napoletano, in piena corsa per il suo secondo Oscar. La storia è ambientata nella Napoli degli anni ’80, dove si vive aspettando l’arrivo di Maradona. La vita tutto sommato felice di un giovane viene sconvolta dall’improvvisa morte dei genitori, mentre intorno a lui si muovono una serie di personaggi che dipingono un quadro impossibile da dimenticare. Toni Servillo è strepitoso come sempre, ma non da meno sono il giovane Filippo Scotti e tutti i coprotagonisti, da Teresa Saponangelo a Luisa Ranieri. Prodotto da Netflix, il film ha vinto il Leone d’argento – Gran premio della giuria a Venezia.

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6) Dune di Denis Villeneuve
Una sfida mica da ridere quella nella quale si è cimentato il regista canadese. Il romanzo di Frank Herbert era già stato portato sul grande schermo da David Lynch, mentre negli anni ’70 Alejandro Jodorowsky aveva dovuto abbandonare un analogo progetto per via di insormontabili difficoltà produttive. Villeneuve ha vinto la sfida grazie ad una messa in scena impeccabile e ad un cast stellare, nel quale spiccano Timothée Chalamet, Rebecca Ferguson, Oscar Isaac e Josh Brolin, ma anche la veterana Charlotte Rampling. Il film è in lizza ai Golden Globe con tre candidature.

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5) Nomadland di Chloé Zhao
Miglior film, miglior regista e miglior attrice: i premi vinti alla notte degli Oscar hanno fatto da traino al film, tra i primi ad arrivare nelle sale italiane dopo la loro riapertura. Premiato anche a Venezia con il Leone d’oro nel 2020, il film ha il suo punto di forza nella grandissima prova d’attrice di Frances McDormand, qui nella parte di una donna che dopo la morte del marito gira gli Stati Uniti a bordo di un furgone, campando grazie a lavori saltuari e stagionali.

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4) Freaks Out di Gabriele Mainetti
Dopo l’incredibile successo di Lo chiamavano Jeeg Robot, Mainetti era atteso dalla prova del nove. Il regista romano la prova l’ha superata brillantemente, realizzando un film che ha poco da invidiare alle grandi produzioni internazionali. Protagonisti della storia sono quattro freaks che lavorano per un circo in piena Seconda guerra mondiale. Ognuno di loro, a suo modo, è dotato di un “super potere”. Tutti bravi gli attori: Claudio Santamaria, Aurora Giovinazzo, Pietro Castellitto, Giancarlo Martini e Giorgio Tirabassi.

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3) Don’t Look Up di Adam McKay
Il grande successo di quest’ultimo scorcio dell’anno. Dopo una breve parentesi nelle sale, il film impazza ora su Netflix e racconta la storia di due scienziati che scoprono che una cometa potrebbe a breve colpire la Terra, ma non vengono presi sul serio. Gran parte del successo di questo film è dovuto ad un cast stellare, nel quale giganteggiano Leonardo DiCaprio, Jennifer Lawrence, Meryl Streep e Cate Blanchett. È candidato a quattro Golden Globe.

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2) Un altro giro di Thomas Vinterberg
Il film vincitore dell’Oscar per il miglior film straniero di quest’anno oscilla tra la commedia e il dramma, raccontando la storia di quattro insegnanti che, affidandosi alle teorie di uno psichiatra, decidono di affrontare la vita aiutandosi con piccole quantità di alcol. L’esperimento, però, ben presto a qualcuno sfugge di mano… Il protagonista principale è Mads Mikkelsen.

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1) The Father – Nulla è come sembra di Florian Zeller
Il film che è valso il secondo Oscar come miglior attore a Anthony Hopkins, 29 anni dopo la statuina vinta per Il silenzio degli innocenti. Nell’occasione l’attore interpreta un anziano affetto da demenza senile. La forza del film (vincitore anche dell’Oscar per la miglior sceneggiatura non originale) è quella di portare lo spettatore a vivere la vita del protagonista, nell’indeterminatezza perenne causata dalla malattia. Un’opera a suo modo sconvolgente, che segna uno standard nuovo nel racconto della terza età. Straordinaria, come sempre, è anche Olivia Colman.

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