Gianni Morandi, il tuttofare del Festival: concorrente (e vincitore), presentatore, ospite

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gianni morandi

E pensare che aveva perfino rischiato di non esserci, per colpa di quel pasticciaccio brutto del video pubblicato su Facebook.
Ma alla fine, dopo essere stato letteralmente graziato dall’organizzazione, Gianni Morandi sarà regolarmente sul palco dell’Ariston per partecipare per la settima volta al Festival di Sanremo nelle vesti di concorrente con Apri tutte le porte, composto per lui da Jovanotti e Riccardo Onori.

Ma ripercorriamo la lunga storia d’amore tra Gianni e il Festival, lunga ben mezzo secolo, tra canzoni in gara, ospitate e perfino due anni consecutivi che lo hanno visto in veste di conduttore.

L’esordio arriva esattamente 50 anni fa, nel 1972, con la canzone Vado a lavorare, che si classifica al quarto posto.

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Dopo qualche anno di assenza dal palco dell’Ariston, gli anni ’80 vedono Morandi protagonista di ben 3 edizioni del Festival: nel 1980 presenta Mariù, canzone scritta da Ron e Francesco De Gregori, che arrivò in finale, mentre nel 1983 porta in gara dei suoi brani più celebri, La mia nemica amatissima, composto da Mogol e Gianni Bella, che si piazza all’ottavo posto.

Ma è nel 1987 che il cantante di Monghidoro riesce a trionfare, con la collaborazione di Umberto Tozzi ed Enrico Ruggeri: nella serata finale più vista della storia del Festival di Sanremo (77,50% di share) i tre si impongono con Si può dare di più sull’eterno secondo Toto Cutugno.
La canzone nasce da un’intuizione del discografico Mario Ragni per celebrare l’impegno della Nazionale Cantanti (di cui divenne poi l’inno ufficiale) e viene scritta da Tozzi insieme al paroliere Giancarlo Bigazzi e a Raf.
La canzone rimane per 7 settimane consecutive al primo posto in classifica e rimane ancora oggi uno dei brani storici della storia della musica italiana.
Un’ulteriore curiosità su Si può dare di più: il primo provino del brano fu inciso da un giovane Marco Masini, a quell’epoca tastierista sia di Tozzi che di Raf.

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Dopo la vittoria passeranno ben 8 anni prima di rivedere Morandi sul palco dell’Ariston, ed il ritorno avviene nel 1995, ancora una volta in compagnia, anche se stavolta di una donna, Barbara Cola: in una delle edizioni del Festival passate maggiormente alla storia grazie all’elevatissima qualità dei brani in gara, In amore si piazza al secondo posto, ad una manciata di voti da Giorgia, che trionfa con Come saprei.

Si passa al nuovo secolo, e nel 2000 Gianni torna per la sesta volta al Festival con Innamorato, canzone composta per lui da Eros Ramazzotti insieme ai suoi due storici collaboratori Adelio Cogliati e Claudio Guidetti. In un’edizione che vede la vittoria della Piccola Orchestra Avion Travel con Sentimento grazie alla votazione falsata della giuria di qualità, Morandi si piazza terzo, alle spalle di Irene Grandi, seconda con La tua ragazza sempre.

Ma non c’è solo la gara a legare a doppio filo il nome del cantante bolognese e quello del Festival. Infatti, oltre ad aver aperto in veste di superospite l’edizione 2008 cantando Nel blu dipinto di blu di Domenico Modugno, Morandi è stato anche conduttore per due anni consecutivi, nel 2011 e nel 2012: il primo anno vede la vittoria di Roberto Vecchioni con Chiamami ancora amore, mentre l’anno successivo è Emma ad imporsi con Non è l’inferno.

Tra pochi giorni, qundi, vedremo di nuovo Gianni Morandi salire sul palco dell’Ariston per la decima volta, di cui la settima in gara, a 50 anni di distanza dalla prima e dopo 22 dall’ultima, nonchè a 10 anni esatti dal suo secondo e ultimo Festival nei panni del “padrone di casa”.

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