La quota rock di Sanremo 2022 è completamente ad appannaggio de Le Vibrazioni, dopo un’era, quella dei Måneskin, che sembrava aver fatto da apripista al genere, almeno sulla carta. Invece ci sono solo loro. Giunti alla quarta partecipazione, Francesco Sarcina, Stefano Verderi, Marco Castellani Garrincha e Alessandro Deidda puntano su Tantissimo, canzone nata in collaborazione con Roberto Casalino. Un brano “che parla delle occasioni che perdiamo quando non siamo in contatto con noi stessi e delle cicatrici indelebili che queste ci possono lasciare”, racconta il quartetto ai giornalisti, confidando di aver scelto di tornare all’Ariston perché è l’unico palco dove si può suonare live in TV.
Certo, loro sono gli unici a rappresentare il rock a Sanremo, ma non per questo sentono una qualche responsabilità. “Noi siamo questi da sempre. L’anno scorso l’Ariston ha tremato con l’energia dei Måneskin, una figata. Sembra però che non ci siano mai state rock band in Italia. Nel 2018 abbiamo duettato con Skin (in Così sbagliato ndr) e non c’è stato tutto questo delirio. In fondo in Italia funziona così: tutti a seguire la scia di quello che funziona”.
Intanto per la serata dedicata alle cover, la band – che ad aprile uscirà con un EP anche in formato vinile – ha scelto Live and let Die scritto da Paul e Linda McCartney. La performance sarà arricchita dalla partecipazione del Maestro Peppe Vessicchio e dal duetto con Sophie Scott, la leader della band inglese Sophie and The Giants. A proposito del Maestro, positivo al Covid da qualche giorno, i musicisti ci aggiornano sulla situazione: “Confidiamo che si negativizzi entro lunedì, l’importante è che stia bene. Nel caso non succeda ci sarà un sostituito, o magari dirigerà in differita”.
La chiacchierata si accende poi esaminando gli eccessi social di alcuni colleghi, che stonano in tempi in cui abbiamo subito tutti abusi economici, per via della pandemia. Ad alimentare il fuoco della discussione contribuisce anche la nostra domanda, volutamente provocatoria, sulla corsa al Colle. “Preferiamo non parlare di politica – si agita Sarcina, seguito dagli altri – per poi sbottare sull’ennesima fumata nera. Stanno ancora facendo show? (Tentano di zittirlo i compari ndr). Non è questo il momento”.
Infine i quattro aggiungono le loro impressioni sugli altri cantanti in gara, rivelandosi curiosi di ascoltare Giovanni Truppi e La Rappresentante di Lista, e aggiungendo, frattanto, anche un ammonimento per i più giovani, che si mostrano fin troppo sicuri di sé: “Un giovane deve portare rispetto per l’istituzione dell’Ariston. Noi ci emozioniamo sempre su quel palco”.
Insomma, se Le Vibrazioni conserveranno la stessa grinta della conferenza stampa anche sul palco dell’Ariston, lo show in casa Sanremo sarà senz’altro assicurato. Ultima fermata: si scende in Riviera (e non facciamo inca**are Sarcina).