Noemi: “Dedico la mia canzone alle persone sensibili che fanno più fatica”

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Una voce inconfondibile, una bellezza singolare e una chioma rossa che non l’abbandona mai. Veronica Scopelliti aka Noemi torna per il secondo anno consecutivo sul palco del teatro Ariston con il brano Ti amo non lo  so dire, scritta per lei da Dario Faini, Alessandro Mahmoud, Alessandro La Cava e prodotta da Dorado Inc che racconta il coraggio di superare la paura di prendere una posizione, di scoprire il fianco esprimendo i propri sentimenti, del cambiamento e delle sue conseguenze. 

“La vita è una continua contrapposizione. Da una parte la forza del desiderio di superare le nostre paure per realizzare i nostri sogni. Dall’altra le fragilità che scopriamo e affrontiamo nel percorso di cambiamento, la sofferenza che può derivare dalle parole dette o non dette.”- ha raccontato Noemi. “Non saper dire ti amo è una metafora per poter spiegare questa fragilità. Perché per dire ti amo ci vuole un coraggio immenso. Per raccontare questa dicotomia ho scelto un pezzo uptempo con un testo importante che ben rappresenta l’energia e l’equilibrio tra mente e corpo necessari per affrontarla.” 

Noemi si racconta a cuore aperto durante la conferenza pre-sanremese, a poche pre dalla prima diretta che la vedrà tra i protagonisti ( sarà la terza ad esibirsi):

“Ce l’ho tantissimo nel cuore perchè racconta un altro tassello diq eullo che sto vivendo. Sto facendo un lavoro di consapevolezza attraverso la musica in questi anni. Con Ti amo non lo so dire volevo trasmettere la difficoltà del ristabilire il contatto con le persone che ci stanno vicino dopo il cambiamento. A volte “le parole diventano proiettili” ma la cosa bella è che forse alla fine riusciamo a dire Ti amo senza barriere. Una metafora incredibile delle cose che non riusciamo a dire.”

La cosa più complicata del cambiamento è manetenere un rapporto sano con le persone che ci stanno accanto: “L’equilibrio con gli altri credo di averlo raggiunto. Le persone più vivine a me avevano paura, dovevamo riprendere le misure dei nostri rapporti”- svela Noemi. “Chi non attraversa cambiamenti non capisce subito, ma quando i rapporti sono veramente belli e importanti ci si riprende subito.”

Il brano non solo racconta un pezzo importante dell’anima di Noemi, ma è anche una bella prova vocale: “Il pezzo non è agevolissimo da cantare, con tante parole e non voglio dimenticarne nessuna. un fraseggio che mi permette di alleggerire il mio timbro, c’è tanta energia e spero arrivi”.

Tempo fa Noemi aveva pensato anche alla maternità, ma anche in questo caso risponde con estrema sincerità e trasparenza: “Avevo pensato alla maternità, ma mettere al mondo un figlio in questo momento così instabile un po’ mi frena, magari più in là.”

La storia sanremese di Noemi è ricca di brani che ancora adesso il pubblico ricorda con affetto, ed ognuno di essi rappresenta qualcosa di speciale per lei: “Le canzoni che ho portato a Sanremo le ho amate molto tutte. Glicine mi ha pemresso di portare tanto di me, la mia trasformazione soprattutto di testa. Mi ha fatto sempre paura che le canzoni potessero raccontare un momemto preciso di me. Glicine mi ha pemresso di farlo con estrema consapevolezza. Anche Sono solo parole, scritta da Fabrizio Moro.  I miei autori sono bravi, sono molto fortunata.”

Il percorso che Noemi ha fatto per arrivare aa questa consapevolezza di sè non è stato semplice e ammette quanto lei si stesse nascondendo dietro il suo aspetto per celare altro di ben più intimo e profondo: “Ingrassare tanto  era lo specchio della bussola che avevo perso non solo della mia fisicità ma della mia vita. Comunque l’importante è piacersi, sempre.”

Al settimo sanremo, l’artista romana si aspetta la cosa più semplice:

“Con estrema sincerità, mi aspetto di divertirmi. Sono fortunata ad essere nuovamente qui, a raccontare le mie nuove emozioni. gli autori hanno capito perfettamente ciò che volevo dire. A volte è difficile farsi capire. Lo dedico alle persone super sensibili che fanno più fatica. Adesso ho di nuovo il coraggio di vedermi, mi guardo con molta propositività. Lavorare su di noi è bellissimo, tanto quanto l’inclusività. Nelle canzoni riesco a dire la parole che normalmente non riesco ad afferrare. Voglio sperare che chi ascolta questo pezzo possa ritrovarsi.”

Un discorso a parte merita la scelta della cover, che rispecchia in toto l’anima soul dell’artista, “Natural woman”, scritta da Carole King nel 1967 e portata al successo da Aretha Franklin: Il blues e il soul sono la prima musica che io ho amato. La canterò col cuore in mano. Dentro c’è tutto ciò che la musica mi ha insegnato, Per Aretha essere diva significava esserlo per la sua comunità. La canterò con la speranza che ognuno un giorno possa sentirsi così, una natural woman, o natural man”.

Tra gli artisti in gara, ce ne sono diversi che Noemi stima in modo particolare e sono anche suoi amici e autori, come appunto Alessandro Mahmood, già proiettato al podio dai bookmakers insieme a Blanco:

“Tra le canzoni in gara tifo fortissimo per Mahmood e Blanco. Non ho sentito il pezzo ma conoscendolo vado sulla fiducia. Sono curiosissima di ascoltare Elisa e anche Achille Lauro.”

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