È disponibile da ieri, venerdì 18 febbraio, La droga (Mescal/Fenix Music), il nuovo singolo di Pianista Indie, l’originale e intenso cantautore mascherato il cui EP di esordio, _TO BIT OR NOT TO BIT, è stato pubblicato nel novembre 2019 (QUI la nostra intervista) rivelando un artista capace di ritagliare sagome di personale emotività dal quadro universale del quotidiano, e di farlo con una ironia intinta in una spregiudicata amarezza, ragionata e insieme profondamente sincera. Il brano viene raccontato così:
Archi, grilli e pianoforte. Compagni di viaggio per parole che disegnano un quadro ricco di citazioni, grondante di dettagli trasportati dal quotidiano all’infinito; uno di quelli che guardi e riguardi per trovare il particolare che — forse — prima ti era sfuggito.
Mai come per questa canzone è importante il testo, scritto e cantato da uno dei cantautori in assoluto più interessanti della scena contemporanea, che interpreta il brano utilizzando un registro vocale inaspettato.
«La vita è troppo breve per non essere vissuta con passione e voracemente. La mia paura più grande è quella di arrivare alla fine del viaggio e non aver goduto del panorama, sarebbe uno spreco insopportabile, per questo ho scelto “di lasciare il tempo dentro gli orologi delle mie cattive abitudini”, e vivere le mie passioni (le mie “droghe”), tutto quello che mi fa stare bene, senza orologio alla mano.
Ho provato ad allontanarmi da loro ma vivo peggio e non mi riconosco. Le nostre passioni pulsanti — non il nostro lavoro — sono il motivo di questa esistenza ed è così che voglio viverla.
Questa canzone è un’istantanea della mia vita fino ad oggi, “non mi dire cosa devo fare perché non lo farò mai”». (Pianista Indie)
LA COVER E IL TESTO DE LA DROGA
Dopo avere visto 1000 volte il goal di Tardelli
Dopo avere professato per 100 anni un’arte laica
Dopo avere accompagnato mio nonno a morire in un campo di bocce
Dopo avere misurato la distanza tra te me e le stelle
Dopo avere disegnato l’odio con l’Uniposca
Dopo avere bevuto fumato e letto Bukowski
Dopo aver imparato a memoria i nomi delle band di Seattle
Dopo Baggio, Schumacher, Che Guevara e Fidel Castro
sembri un po’ depresso
conosci te stesso
Ho lasciato il tempo dentro gli orologi
delle mie cattive abitudini
Con la droga in testa e la città deserta
Con la droga in testa e la città deserta
Non mi dire cosa devo fare
non lo farò mai
Non mi dire dove devo andare
perché non ci andremo mai
Dopo 7 minuti di terrore c’è Marte
Dopo i 5 continenti preferisco l’Antartide
Dopo i calci le ronde i pescecani e gli enigmi
Dopo tutte quelle notti da protagonisti
Dopo il vuoto nel pop e il pop nel vuoto
Dopo i dischi di platino come ricariche Wind
Dopo i DPCM e i tatuaggi in faccia
Dopo la tua reazione alla mia figuraccia
sembri un po’ depressa
conosci te stessa
Ho lasciato il tempo dentro gli orologi
delle mie cattive abitudini
Con la droga in testa e la città deserta
Con la droga in testa e la città deserta
Non mi dire cosa devo fare
non lo farò mai
Non mi dire dove devo andare
perché non ci andremo mai
E adesso le luci della strada
sembrano le stelle
Ho lasciato il tempo dentro gli orologi
delle mie cattive abitudini
Con la droga in testa e la città deserta
Con la droga in testa e la città deserta
Non mi dire cosa devo fare
non lo farò mai
Non mi dire dove devo andare
perché non ci andremo mai
perché non ci andremo mai
perché non ci andremo mai
QUESTA è la pagina Instagram ufficiale di Pianista Indie.