L’unica manifestazione cinematografica di cinema italiano in Puglia
15 giorni di festival, 39 proiezioni, 5 sezioni, 7 premi e 34 ospiti sono alcuni dei numeri dell’edizione 2022 che, nonostante le difficoltà dovute alla pandemia, torna in presenza, riportando al pubblico la centralità e la bellezza del cinema, della sala e dei numerosissimi incontri con i più importanti professionisti del settore. Ad inaugurare la manifestazione il film Giaccio diretto da Fabrizio Moro e Alessandro De Leonardis con Giacomo Ferrara e Vinicio Marchioni. Da sempre attento ai giovani, il Sudestival conferma anche quest’anno la sua mission educativa e formativa del pubblico del domani, portando, nel cuore della Puglia, lungometraggi, corti e documentari che non sarebbero mai arrivati attraverso i circuiti distributivi tradizionali. La maggior parte delle pellicole, infatti, sono anteprime, nazionali e regionali, aperte al pubblico e ai giovani studenti che saranno direttamente coinvolti attraverso la Giuria Giovani, composta per la maggior parte dagli studenti del Liceo “Galilei-Curie” di Monopoli, pilastro da sempre della presenza giovanile. Le sezioni del festival sono il Concorso Lungometraggi, la sezione Sudestival in Corto, la sezione Concorso DOC, e la retrospettiva Gli Imprescindibili, dedicata all’inimitabile Nino Manfredi che vedrà la presenza del figlio Luca a inaugurarla con L’avventura di un soldato, sua assoluta prima esperienza da regista. Il ricco weekend di apertura celebrerà anche la musica attraverso una serata Omaggio a Franco Battiato, sabato 26 febbraio, con la proiezione del film PerdutoAmor con la regia del Maestro e gli interventi dei critici Enzo Gentile (Il Mattino) e Roberto Silvestri (Hollywood Party – RadioTRE) introdotti da Barbara Sorrentini (Radio Popolare). A seguire, domenica 27 febbraio, sarà proiettato in anteprima assoluta in Italia In Situ, il documentario di Chryssa Tzelepi e Akis Kersanidis dedicato al jazz e al Maestro Gianni Lenoci, jazzista e compositore di fama mondiale scomparso prematuramente. In sala con il pubblico i registi insieme al critico musicale Ugo Sbisà (La Gazzetta del Mezzogiorno).