In programma tre film a ingresso libero
Un viaggio nella Cina contemporanea, quella meno conosciuta e più autentica, oltre gli stereotipi, è quello che offre il FánHuā Chinese Film Festival, la rassegna cinematografica intitolata Una varietà di fiori che sbocciano, in riferimento alla florida e variegata produzione di opere cinematografiche che si sta sviluppando nel Paese. La due giorni di cinema porterà lo spettatore nella Cina rurale, tradizionale, religiosa e antica ma anche in scenari futuristici e visionari: lontano dalle metropoli, ai confini e dentro il cuore di un popolo, così lontano e così vicino all’Italia. Si parte venerdì 4 marzo alle 21 con il film Back to the Wharf di Li Xiaofeng, un thriller che apre un’indagine morale sulla coscienza dell’uomo e “come cambiare il proprio destino”. Di ritorno alla città natale per i funerali della madre, Song Hao si ritrova invischiato nei ricatti di un passato che credeva d’aver lasciato alle spalle. (ambientato in una tipica costiera della Cina meridionale). Si prosegue sabato 5 alle 15 con Legend of Deification, immaginifica animazione concepita in 3D che racconta il mito dell’eroe Jiang Ziya, uno degli incassi maggiori del botteghino cinese del 2020. Chiude la due giorni, alle 17, la proiezione del film A First Farewell, omaggio della regista Lina Wang a Xinjiang, sua città natale, in cui ritrae le vicissitudini di un ragazzino contadino musulmano con la madre sordomuta, la sua grande amicizia con la coetanea Kalbinur e poi la separazione da entrambe.