In concorso cortometraggi e documentari su intercultura, identità e inclusione
Sono 13 i film in concorso, 9 cortometraggi di finzione e 4 documentari, cui si aggiungono due film fuori concorso, Il legionario di Hleb Papou (presenti in sala, nella serata di apertura del Festival, il regista Hleb Papou e gli attori protagonisti Germano Gentile e Maurizio Bousso) e Tuk Tuk di Mohamed Kheidr, entrambe produzioni pluripremiate nei festival internazionali e in anteprima assoluta per la città. IFF si conferma un festival di respiro internazionale con produzioni cinematografiche provenienti da Iraq, Qatar, USA, Brasile, Francia, Spagna e Italia. Tra i cortometraggi in concorso Il seme della speranza di Nando Morra (Italia, 2021), storia dell’insegnante Tancredi che si batte contro le discriminazioni nei confronti dello studente Nasser; Nurradin di Daniele Trovato (Italia, 2021), storia di due ragazzi, che vengono da mondi opposti e si innamorano e Ancora non lo so di Maaria Sayed (Italia, 2021), protagonista Fatema, una ragazza alle prese con una parte di sé che ha tenuto nascosta troppo a lungo. In cartellone ancora Meu nome è Maalum di Luisa Copetti (Brasile, 2021), un film d’animazione incentrato su di una ragazza brasiliana nera, immersa nella cultura Afro e Togheter di Shakhawan Kakamam Iraq, 2021), la convivenza di diverse culture in Iraq e Kurdistan, in un’epoca in cui sono stati i popoli in grado di affrontare il terrore combattendo insieme. Not Me di Mahmoud Salimi (Usa, 2021) è invece la storia del soldato statunitense Mike e del combattente iracheno Mohammad, che vengono catturati insieme e portati in un centro di detenzione in Iraq e Il Moro di Daphne Di Cinto (Italia, 2021), la vicenda di Alessandro, figlio di una schiava africana e del futuro papa Clemente VII, che diventa erede della dinastia dei Medici e primo duca di Firenze. Tutti i film saranno proiettati in lingua originale con sottotitoli.