Come prima

1957: due fratelli divisi come l'Italia cercano la strada di casa

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Come prima
di Tommy Weber
con Francesco Di Leva, Antonio Folletto, Massimiliano Rossi, Hugo Dillon, Gianluca Gobbi

Nel 1957 a Dieppe il boxeur di strada Fabio (Di Leva) ritrova dopo 17 anni il fratello André (Folletto) che viene da Procida. Il padre è morto, va divisa l’eredità. Fabio è il maggiore, fascista, eccessivo, nostalgico, arrabbiato, violento, incalzato da creditori malavitosi, imprevedibile nei sentimenti, ancora in guerra e in esilio da quando si è arruolato per la campagna d’Africa, spesso nudo con un cappotto della Marina. André è il minore, pensoso, moderato, insegnante, di sinistra, con un segreto che riguarda entrambi. Devono tornare a Procida su una Fiat Millecento. Sarà un ritorno picaresco su strade laterali, pieno di scontri e incontri minimali e avventurosi, anomalo nel panorama del cinema italiano. E infatti l’idea di base viene da una graphic novel francese di Alfred (alias Lionel Pappagalli) che ha per titolo proprio Come prima, il successo di Tony Dallara del ’57 che in Francia era cantato da Dalida. Regista il parigino Tommy Weber, al quinto lungometraggio. Ritmo veloce, frammentato, sentimentale e insieme violento, ricco di sfumature e finalmente di personaggi che evocano l’avventura nella vita quotidiana, con begli slalom anche nelle scene di commozione. Una sorpresa.

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