La Mia Amica Rock and Roll: un libro scritto con il cuore e la testa da Tracey Thorn.

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Inizialmente c’è la voce, ed è quella inimitabile di Tracey Thorn, nome omen.

Voce favolosa del duo Everything But The Girl, insieme al marito Ben Watt. Un esordio fulminante per capacità poetica, sintesi e raffinatezza nervosamente inglesissima.

Una lunga serie di dischi che si sono distinti per scrittura ma soprattutto per la qualità vocale della Thorn, una voce imbronciata, splendidamente matura fin dal primo disco, capace di evocare un mondo crepuscolare, dai toni pastello, delicati  ma fieri di una femminilità seducente proprio perché giocata in sottrazione in un mondo ove l’addizione è la regola.

Gli Everything But The Girl passano alcuni decenni della musica raffinata inglese, trovando via via stimoli dalla nascita della scena elettronica, fino a flirt col sound trip hop e jungle ma sempre mantenendo la barra dritta in termini di qualità.

Ho sempre amato il suono di questa voce, straordinaria, unica nel panorama.

Nel tempo ho avuto modo di capire che dietro alla voce c’è una scrittrice di grande, grandissimo talento.

Una sua rubrica per The New Statesman viene tradotta sull’Internazionale e la lettura di quelle asciutte descrizioni di una vita volutamente normale e nella quale ci si può ritrovare, mi ha colpito per freschezza e sincerità.

Quando ho avuto notizia della traduzione del libro della Thorn da parte di Gianluca Testani di Jimenez Edizioni, ho avuto un sussulto di piacere: nessuno meglio di Testani poteva far giustizia di un libro così particolare.

Il lavoro fatto, anche graficamente è ineccepibile, soprattutto per quel che riguarda la traduzione che, in un libro che parla molto di musica, rappresenta un gradino che spesso fa inciampare.

La scrittura della Thorn è cesellata, estremamente controllata e rifinita, con poco spazio per frasi ridondanti e poco ripensate.

Ne esce un ritratto di una favolosa amicizia umana dapprima ma anche musicale e soprattutto, femminile.

L’incontro tra Tracey Thorn e Lindy Morrison, batterista del gruppo indie Go-Beetweens è un racconto fatto di verità tra aspirazioni femminili, ideali, anche artistiche, ma soprattuto vitali.

Leggere questa amicizia come viene descritta, tra lettere, vicende musicali, consigli di film e devozione a certe scrittrici, da a un uomo la sensazione un pochino  voyeuristica di sbirciare senza pudore dentro la vita di due amiche che si confessano di tutto mentre bevono vino in uno scenario britannico fatto di addetti alle rispettive case discografiche, la vita che scorre veloce, i figli che crescono e loro che sono musiciste.

La voce letteraria di Tracey Thorn è chiara, precisa, decisa, molto simile a quella dei suoi dischi, con una maturità che va molto oltre la sua età anagrafica.

Il libro è davvero splendido, una gemma di rara bellezza e un plauso sincero va fatto a quelli di Jimenez per averlo pubblicato in uno scenario editoriale così uniformato.

Un consiglio sincero? Non fatevelo sfuggire.

 

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