I Litfiba portano l’Ultimo girone in Friuli: oltre 4.000 a Majano

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Continua quasi senza sosta l’Ultimo girone dei Litfiba, il tour d’addio di Piero e Ghigo, che va avanti da aprile e che fino a fine agosto toccherà ogni angolo della penisola per andare a salutare uno ad uno tutti i fan della band fiorentina.

Ieri sera era la volta del Friuli, più precisamente di Majano, tappa ormai immancabile in ogni tournée dei Litfiba, tanto che lo stesso Piero ci ha tenuto a ricordarlo dal palco: «la prima volta che siamo venuti qui era quarant’anni fa, alla festa della birra. Era una delle prime volte che suonavamo fuori da Firenze e dalla Toscana. Molti di voi non erano ancora nati, anzi, non erano nemmeno nelle palle del proprio babbo».

Quarant’anni di carriera dopo è il momento per la band e i fan friulani di tributarsi un ultimo reciproco saluto di ringraziamento, e sono in 4.000 a rispondere all’appello, riempiendo l’area concerti.

Il concerto

Rispetto al primo giro di concerti, ovvero quelli delle anteprime primaverili, la scaletta (che trovate in fondo all’articolo) ha subìto diversi cambiamenti, quindi se avete già assisito a uno dei primi live del tour e volete tornare a fare il bis per un ultimo saluto ai Litfiba, non correrete il rischio di annoiarvi: circa metà dei brani suonati ieri sera non erano stati eseguiti nei concerti di inizio tour.

La band invece è sempre la stessa, e oltre a Piero e Ghigo troviamo sul palco Luca Martelli alla batteria, Dado Neri al basso e Fabrizio “Simoncia” Simoncioni alle tastiere.
Ed è proprio Simoncioni che troviamo in grande risalto in questo giro di concerti estivi: l’intro del concerto lo vede solo sul palco a ricamare suoni prima dell’ingresso degli altri membri della band, oltre a molti momenti che lo vedono protagonista, da un lungo assolo su Regina di cuori al riff di Istanbul, passando per il “duetto” tra piano e voce di Piero in Lulù e Marlene, fino ovviamente al fantastico intro di Fata Morgana.

Non mancano, ovviamente, gli accenni alla situazione mondiale da parte di Piero, e così La preda è dedicata a Vladimir Putin («fottuto imperialista, fai attenzione che se c’è una cosa che la storia ci insegna è che anche il cacciatore prima o poi diventa la preda»).
Istanbul invece sfocia in un medley con Yassassin di David Bowie e punta il dito contro Erdoğan («un altro imperialista che si vuole ricreare una verginità facendo da paciere tra Russia e Ucraina, mentre continua a bombardare, ogni singolo giorno, il popolo curdo, nell’indifferenza e nel silenzio generale»). Ed ecco quindi che Piero sventola al pubblico la bandiera del Kurdistan, a voler dimostrare la propria solidarietà alla popolazione, in una sorta di rappresentanza di tutte le altre minoranze vessate nel resto del mondo, citando le situazioni in atto in Cina, in Corea del Nord, in Sudan, in Palestina.

In questo particolare periodo di siccità e di cambiamento climatico è importante mantenere alta l’attenzione sulla salvaguardia del pianeta in cui viviamo, e allora Woda Woda calza a pennello in scaletta, a ricordarci che dobbiamo avere cura del bene più prezioso che abbiamo: l’acqua.

Da annotare una curiosità di tutt’altro tono su Regina di cuori: ormai il classico “festival dello scapezzolamento” ha segnato il record del tour, con ben quattro ragazze più un sosia di Freddie Mercury, invocato a gran voce da Piero («È lui, ragazzi!  Freddie è vivo e lotta insieme a noi! Se si scapezzola anche Freddie stasera facciamo il record mondiale!»). Missione compiuta e nuovo record segnato.

Chiusura del concerto in un crescendo a tutto gas: dopo Lulù e Marlene, dedicata al popolo ucarino, arrivano una dietro l’altra Dimmi il nome, Lo spettacolo e il gran finale con Cangaceiro.

La vecchia guardia ha ancora da insegnare

Un live che potremmo definire “vecchio stile”, quasi analogico: niente maxischermi, solo un telo a fare da sfondo con quattro X, una per ogni decennio della band, e assolutamente nessuna sequenza elettronica, tutto rigorosamente suonato dal vivo.
Un peccato dover constatare che questo sarà l’ultimo tour dei Litfiba, perchè la band vista ieri sera sul palco ha ancora molto da dare ed energia da trasmettere, fosse anche con dei tour puramente celebrativi dei brani di repertorio, senza pubblicare nuovi dischi, alla Rolling Stones.
Confidiamo che il tour non si concluderà con queste ultime date estive ma, se proprio addio deve essere, che sia in una grande festa, magari lì dove tutto è cominciato, a Firenze. E, perchè no, allo Stadio Franchi.
La storia ultraquarantennale della più importante rock band italiana merita un ultimo grande tributo.

Le prossime date dell’Ultimo girone dei Litfiba

11 agosto – Monte Urano (FM), Bambù Festival
13 agosto – Alghero (SS), Anfiteatro Maria Pia (sold out)
18 agosto – Lecce, Oversound Music Festival
20 agosto – Cattolica (RN), Arena della Regina
26 agosto – Romano d’Ezzelino (VI), Ama Festival
28 agosto – Teramo, Piazza Martiri della libertà
30 agosto – Sanza (SA), Villa comunale

I biglietti sono in vendita su Ticketone.

Le foto del concerto, a cura di Biagio Ruggieri
La scaletta del live

1. Ritmo 2#
2. Proibito
3. Tex
4. La preda
5. Eroi nel vento
6. Apapaia
7. Woda woda
8. Istanbul
9. Vivere il mio tempo
10. Fata Morgana
11. Bambino
12. Il volo
13. Spirito
14. Regina di cuori
15. Paname
16. Lacio drom (Buon viaggio)
17. El diablo

18. Lulù e Marlene
19. Dimmi il nome
20. Lo spettacolo
21. Cangaceiro

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