Ligabue scalda la fredda serata veronese col primo dei sette live in Arena

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Si è aperta ieri sera la residency di Ligabue in Arena di Verona, con la prima delle sette date consecutive nell’anfiteatro veronese.
E, neanche a farlo apposta, il numero 7, portafortuna del Liga, ricorre anche in questa occasione, come ricorda Luciano dal palco: «È il mio concerto numero 28 in Arena, che oltre ad essere il risultato di 7×4 sta anche a significare che questa per me è una seconda casa».

Dopo la sbornia dei 103.000 alla RCF Arena di Reggio Emilia lo scorso giugno, i numeri per questi concerti veronesi saranno simili, anche se suddivisi fra tutte le serate: i 7 concerti, già tutti sold out, vedranno accorrere infatti circa 90.000 fan del rocker di Correggio.

Il concerto

Alle 21 in punto è Claudio Maioli, storico manager di Ligabue, a salire sul palco chiedendo a tutto il pubblico di accendere le torce dei cellulari. I 12.500 presenti rispondono prontamente, illuminando a giorno l’Arena per l’ingresso della band.
Ecco quindi arrivare, uno dopo l’altro, Ivano Zanotti alla batteria, Davide Pezzin al basso, Luciano Luisi alle tastiere, Max Cottafavi, Federico Poggipollini e Niccolò Bossini alle chitarre.
Il boato del pubblico accoglie l’ingresso di Luciano, jeans e gilet nero come quattro mesi fa alla RCF Arena, a sfidare in maniche corte la fredda serata veronese.

L’apertura è la stessa del live di Campovolo, con l’ultima canzone e la prima in ordine cronologico, ovvero Non cambierei questa vita con nessun’altra e Balliamo sul mondo, a rimbalzare i 32 anni di carriera di Luciano, per il suo ritorno in Arena dopo ben 9 anni dall’ultima volta.

Nelle due ore di concerto scorrono brani vecchi e nuovi, con qualche pezzo “ripescato” dal baule dei ricordi, come È venerdì, non mi rompete i coglioni, tratto da Made in Italy, e che era stato eseguito soltanto nel tour promozionale di quell’album nel 2017, oppure Walter il mago, che ha caratterizzato la parte centrale semi-acustica del live e che solo occasionamente fa la sua apparizione live.

L’attualità: il cambiamento climatico e la guerra in Ucraina

Tra le pieghe dello show entra anche la vita quotidiana ed i grandi temi di attualità. Di particolare effetto il video che fa da sfondo a Non è tempo per noi, dedicato al cambiamento climatico: un countdown accompagna l’esecuzione della canzone, ricordandoci che il punto di non ritorno causato dal surriscaldamento globale è sempre più vicino. Il conto alla rovescia, però, si ferma un attimo prima della fine, come a voler dire che siamo ancora in tempo per cambiare le cose, ma dobbiamo sbrigarci.

Anche la guerra in Ucraina irrompe a fare da sfondo all’esecuzione de Il mio nome è mai più, cantata da Ligabue in trio con Poggipollini e Bossini. Sugli schermi scorrono uno dietro l’altro video di TikTok sugli scontri e sulle devastazioni provocate dal conflitto, con un’ultima parte dedicata ai vari test nucleari eseguiti nel corso dei decenni dai vari stati. Una minaccia e una paura che oggi come non mai sono, purtroppo, estremamente attuali.

Immancabili ovviamente i grandi classici, da Piccola stella senza cielo a Questa è la mia vita, passando per Certe notti e Urlando contro il cielo.
Chiusura affidata a Leggero («più che un saluto è un augurio») e appuntamento a domani, 29 settembre, per la seconda di queste sette repliche.

C’è da scommettere che la scaletta sarà differente per i prossimi appuntamenti, con 3-4 canzoni che potrebbero ruotare di sera in sera. Quella di ieri sera la trovate qui sotto, insieme ad una galleria di foto a cura di Silvia Saponaro.

Il calendario dei prossimi appuntamenti live con Luciano

29 settembre – Verona, Arena
30 settembre – Verona, Arena
1 ottobre – Verona, Arena
3 ottobre – Verona, Arena
4 ottobre – Verona, Arena
6 ottobre – Verona, Arena
26 ottobre – Barcellona, Razzmatazz
28 ottobre – Bruxelles, Cirque Royal
30 ottobre – Parigi, Bataclan
31 ottobre – Londra, O2 Sheperd’s Bush Empire

I concerti in Arena sono tutti sold out, mentre i pochi biglietti rimanenti per i live europei possono essere acquistati qui.

Le foto del concerto, a cura di Silvia Saponaro
La scaletta del concerto

1. Non cambierei questa vita con nessun’altra
2. Balliamo sul mondo
3. Bambolina e barracuda
4. Ho messo via
5. Il sale della terra
6. Si viene e si va
7. A modo tuo
8. È venerdì, non mi rompete i coglioni
9. Il giorno dei giorni
10. Non è tempo per noi
11. Marlon Brando è sempre lui

(set semi-acustico)
12. Walter il mago
13. Il mio nome è mai più

14. Piccola stella senza cielo
15. Il meglio deve ancora venire
16. Buonanotte all’Italia
17. Quella che non sei
18. Certe notti
19. Questa è la mia vita
20. Tra palco e realtà

21. Urlando contro il cielo
22. Leggero

Nato a Roma nel 1984, ma vivo a Venezia per lavoro. Musicista e cantante per passione e per diletto, completamente autodidatta, mi rilasso suonando la chitarra e la batteria. Nel tempo libero ascolto tanta musica e cerco di vedere quanti più concerti possibili, perchè sono convinto che la musica dal vivo abbia tutto un altro sapore. Mi piace viaggiare, e per dirla con le parole di Nietzsche (che dice? boh!): "Senza musica la vita sarebbe un errore".

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