Padre della Commedia all’Italiana, romano di nascita, toscano di adozione e, forse, per spirito caustico e orgoglio.
La sua eredità è enorme, di fatto crea un genere di cui in qualche modo il cinema italiano gode ancora, quasi fosse la luce di una stella lontana. Più di ogni altro regista capisce l’italiano medio e la sua voglia di esorcizzare miseria, corruzione, solitudine e la morte attraverso la risata, per questo rimane così geniale e insuperato. Di fatto riesce a tirare fuori le doti comiche di attori nati come drammatici (come Vittorio Gassman e Monica Vitti – peraltro uno dei pochi film italiani comici con protagonista femminile) e le doti drammatiche di attori nati come brillanti (vedi Alberto Sordi nello spiazzante Un Borghese Piccolo Piccolo)
La sua capacità di capitalizzare ed esaltare il talento degli attori italiani è straordinaria: se ne I soliti Ignoti, capolavoro per eccellenza del Maestro toscano, o Amici Miei, omaggio alle sue origine toscane, riesce a combinare in modo eccelso il talento di mostri sacri come Gassman, Mastroianni, Totò, Manfredi, ne La Grande Guerra è esemplare come alterni la commedia al dramma senza soluzione di continuità, proprio come lo è la vita, ancor di più in un periodo tragico come quello della guerra.
Il padre della commedia italiana, ateo convinto, ci lascia a 95 anni con un atto tragico. Forse ci sarebbe piaciuto un finale diverso, Maestro.
Altre Ricorrenze
- 1954, nasce Joel Coen, regista e sceneggiatore in coppia col fratello Ethan
- 1964, nasce Don Cheadle, attore in Traffic e Hotel Rwanda
- 1981, muore Natalie Wood, attrice, “Maria Maria Maria” in West Side Story
- 1986, muore Cary Grant, uno dei più iconici attori di Hollywood di sempre