Perfetta illusione
di Pappi Corsicato
con Giuseppe Maggio, Margherita Vicario, Sandra Ceccarelli, Carolina Sala, Ruggero Franceschini
Toni (Maggio) sposato a Paola (Vicario) all’alba di una promozione in una palestra chissà perché si mette in tasca le mutande della cliente Chiara (Sala). Che gli fa perdere il posto. Poi ritrova Chiara per caso in una mostra d’arte, lei gli fa ottenere un nuovo posto, Toni mostra di saper appendere bene un quadro poi le rivela d’essere pittore: Chiara che vuol essere una curatrice si adopera per lanciarlo e contatta persino il critico Bonami (che pare essersi molto divertito). Toni e Chiara diventano amanti e Toni finge, dipinge e racconta bugie: alla moglie che vorrebbe diventare socia in un negozio di scarpe, a Chiara, ai genitori di Chiara e soprattutto a se stesso. La famiglia di Chiara lo userà … L’evoluzione della menzogna nel film forse è il soggetto principale (visto il titolo e la prima immagine simbolica: un uccellino che becca un sasso credendolo un seme), un disastro progressivo persino sfizioso: non vedremo mai un quadro di Toni e il mondo intorno a lui spesso è uno splendido fuori fuoco. Corsicato non usa l’arte per mostrare l’arte e usa il melodramma per fare citazioni (forse), è bello riconoscere il meccanismo, forse soddisfa lo spettatore che sente l’eco (suggerito dal regista) di Le illusioni perdute, ma l’insieme arriva – voluto?- con lo spessore di un fotoromanzo.
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