Omaggio a Jean-Luc Godard

Dal 2 al 24 febbraio 2023 alla Fondazione Prada Largo Isarco, 2 Milano, quattro celebri pellicole del grande regista francese scomparso nel settembre 2022

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Une femme est une femme

I film sono in lingua originale con sottotitoli italiani

Michel (Jean Paul Belmondo), un piccolo ladro di automobili che però ha ucciso un poliziotto, ha una breve e tormentata storia d’amore a Parigi con Patricia (Jean Seberg), una bella studentessa americana. Il piccolo gangster vorrebbe convincerla a fuggire con lui in Italia, ma la donna stanca della relazione lo denuncia e presto Michel sarà ucciso dalla polizia. È il 1960 e sugli schermi francesi esce À bout de souffle, (il 2 febbraio ore 18), un film rivoluzionario da un soggetto di François Truffaut e primo lungometraggio di Jean-Luc Godard, che stordisce lo spettatore per le immagini, i suoni, i rumori e la difficoltà di rintracciare una struttura narrativa in senso convenzionale. Protagonista della pellicola, girata con un modestissimo budget in pochi giorni per le strade di Parigi, è l’attore Jean-Paul Belmondo, che aveva già interpretato A doppia mandata di Claude Chabrol e La ciociara di Vittorio De Sica. Agli ordini del regista il giovane interprete guarda spesso nella macchina da presa, violando una norma non scritta del cinema che pochi altri cineasti, come Max Ophüls e Orson Welles, avevano osato trasgredire. Nel ’63 esce il suo secondo lungometraggio, Le petit soldat (il 10 febbraio ore 16), girato tre anni prima, preso di mira dalla censura per aver mostrato l’utilizzo della tortura da parte delle forze  armate francesi durante la guerra d’Algeria. Nel ’61 è la volta di Une femme est une femme (il 17 febbraio alle ore 18), prima opera a colori interpretata da Anna  Karina, Jean-Paul Belmondo e Jean-Claude Brialy; uno dei film più noti della Nouvelle Vague.   Il ciclo propone anche Vivre sa vie (il 24 ore 18), 1962, un lucido sguardo sulla prostituzione interpretato ancora da Anna Karina, vincitore del premio speciale della Giuria alla Mostra del Cinema di Venezia.

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Pierfranco Bianchetti , giornalista pubblicista e socio del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani è laureato in Sociologia a Trento. Ex funzionario comunale, responsabile dell’Ufficio Cinema del Comune di Milano, ha diretto n l’attività del Cinema De Amicis fino alla chiusura nel 2001. Ha collaborato a Panoramica – I Film di Venezia a Milano, Locarno a Milano, Il Festival del Cinema Africano; Sguardi altrove; ha scritto sulle pagine lombarde de l’Unità e de Il Giorno, Spettacoli a Milano, Artecultura, Top Video; Film Tv; Diario e diversi altri periodici. Attualmente collabora a Diari di Cineclub, Grey Panthers, il Migliorista, Riquadro.com, pagina facebook Sncci Lombardia. Ha pubblicato nel 2021 per Aiep Editore “L’altra metà del pianeta cinema-100 donne sul grande schermo” e nel 2022 per Haze Auditorium Edizioni “Cinemiracolo a Milano. Cineclub, cinema d’essai e circoli del cinema dalla Liberazione a oggi”.

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