Gianluca Grignani, tutte le partecipazioni al Festival

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gianluca grignani
foto: Ste Brovetto

Nel Festival di Sanremo che sta per iniziare è sul podio dei veterani, secondo solo all’irraggiungibile Anna Oxa. Stiamo parlando di Gianluca Grignani, che quest’anno torna in gara sul palco dell’Ariston per la settima volta con Quando ti manca il fiato, canzone dedicata a suo padre e scritto insieme al Maestro Enrico Melozzi.

In attesa di conoscere il nuovo brano (di cui potete leggere il testo in fondo all’articolo) ripercorriamo tutte le sei partecipazioni del Grigna al Festival di Sanremo.

L’esordio nel 1995, ed è subito boom

Prima ancora del primo Festival, un 22enne Gianluca Grignani approda nel novembre 1994 sul palco di Sanremo Giovani e, con La mia storia tra le dita, guadagna l’accesso alla sezione Nuove proposte del Sanremo successivo, quello del 1995.
Sul palco dell’Ariston viene presentato quello che poi diventerà un altro grande classico, Destinazione Paradiso, ma Grignani si classificherà solo sesto, mentre a stravincere sono i Neri per caso con Le ragazze.
La “gara” degli album più venduti, però, viene stravinta dal cantautore milanese, con oltre 800.000 copie vendute in Italia e più di un milione nel resto del mondo. Numeri che lo consacrano come l’astro nascente del cantautorato italiano.

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Il ritorno all’Ariston nel 1999

Dopo 4 anni e 2 album (La fabbrica di plastica e Campi di popcorn), Gianluca Grignani torna al Festival di Sanremo nel 1999 con Il giorno perfetto, brano che dà il titolo alla sua prima raccolta.
La canzone, se vogliamo un po’ di ispirazione “vaschiana”, si piazza al 13° e penultimo posto tra i Campioni, ma riscuote successo tra il pubblico, diventando uno dei classici della sua discografia.

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Il 2002 e le Lacrime dalla Luna e le polemiche

Passano tre anni, nel frattempo nel 2000 esce un disco decisamente “di rottura” rispetto ai precedenti lavori (Sdraiato su una nuvola), e nel 2002 Grignani torna al Festival per la terza volta con Lacrime dalla Luna, brano che lancia un bel disco come Uguali e diversi.
In gara arriva il 12° posto, ma ancora una volta è il pubblico a premiare il cantautore, e l’album, per la prima volta nella carriera del Grigna, arriva al primo posto della classifica dei dischi più venduti, rimanendoci per due settimane.

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Festival  2006, arriva Liberi di sognare

Nell’estate del 2005 viene pubblicato Il re del niente, ma Gianluca Grignani ha un brano nuovo da far ascoltare al proprio pubblico: Liberi di sognare viene infatti presentato al Festival di Sanremo del 2006, un’edizione particolare divisa in diverse categorie e che prevede anche delle eliminazioni.
Gianluca è nella categoria “uomini”, ma viene eliminato alla seconda serata. Per la cronaca quell’edizione del Festival verrà vinta da Povia con Vorrei avere il becco.
L’album Il re del niente, già disco di platino, viene ristampato con la canzone sanremese, due inediti (Cammino in centro, brano scritto per Franco Califano, e Un altro film) e due versioni demo di pezzi già contenuti nell’album (100.000 giorni fa e Bambina dallo spazio).

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Nuovo album, nuovo Sanremo nel 2008

Ormai Gianluca sembra essere quasi un habituè del Festival. Infatti nel 2008 colleziona la sua quinta partecipazione in 13 anni. Il brano che porta in gara è Cammina nel sole, che dà il titolo anche all’album di inediti pubblicato alla fine della kermesse sanremese.
La canzone gli vale quello che, fino ad ora, è il suo miglior piazzamento al Festival nella sezione Campioni, ovvero l’ottavo posto.
Spicca la versione eseguita nella serata dei duetti, insieme ai Nomadi.

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Nel 2015 l’ultima partecipazione in gara

Dopo una scorpacciata di partecipazioni ravvicinate, arriva una pausa lunga ben sette anni, che vede nel frattempo la pubblicazione di due album di inediti: Romantico Rock Show nel 2010 e Natura umana nel 2011.
A settembre del 2014 arriva A volte esagero ma, come successo per Il re del niente, Sanremo chiama e allora sul palco dell’Ariston viene presentata Sogni infranti, che replica l’ottavo posto della partecipazione precedente.
Nella serata delle cover, invece, Grignani propone uno storico brano di Luigi Tenco, Vedrai vedrai.
Entrambe le canzoni cantate al Festival faranno poi parte della ristampa del disco, insieme ad un altro inedito (Una preghiera moderna) e ad una nuova versione di Fuori dai guai, cantata in duetto con Emis Killa.

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Festival 2023, il grande ritorno

Lo scorso 4 dicembre Amadeus ha annunciato il ritorno al Festival di Gianluca Grignani, dopo ben 8 anni dall’ultima partecipazione. La sua assenza più lunga, per quello che riguarda la partecipazione in gara, se si esclude il “cameo” dello scorso anno, quando è stato ospite di Irama nella serata dei duetti.
Tra pochi giorni potremo scoprire Quando ti manca il fiato, brano che si preannuncia molto toccante e che racconta il difficile rapporto di Grignani con il padre.
Nella serata dei duetti, invece, sarà Arisa ad accompagnare sul palco il cantautore milanese per un tuffo nel passato: la canzone che i due eseguiranno insieme sarà infatti Destinazione Paradiso, proprio quella che ha visto Gianluca per la prima volta in gara 28 anni fa.
C’è grande attesa anche per un eventuale nuovo album, dato che sono passati ben 9 anni dall’ultimo disco di inediti, sebbene dal 2020 al 2022 Grignani abbia pubblicato 5 singoli (Tu che ne sai di me, Dimmi cos’hai, Non dirò il tuo nome, I bei momenti, A Long Goodbye).

Il testo di Quando ti manca il fiato (Grignani – Melozzi)

Mio padre tornava la sera
Ed era forte quando era in vena
Questo lo ricordo bene
Sì questo lo ricordo bene
Mio padre era uno dei tanti
Ma era il mio eroe quando mi sorrideva
Vivevamo ancora insieme
Questo lo ricordo bene
E poi… non ricordo più
Dopo vent’anni dalla terra dei ricordi
Mi chiamano
(Mi chiamano)
Spaccando in due il silenzio
Con uno squillo del telefono
Ciao sono papà
Come va Gianluca?
Ma no che non sto male
Ma quando accadrà
Tu verrai o no al mio funerale
Tu verrai o no?
Ed io non ho parlato più
Ho tenuto tutto dentro
E ho messo giù
Poi ci ho pensato su
Sì ci ho pensato su
Ciao papà o addio papà
Io ti perdono
Le mie lacrime sono sincere
Ma c’è chi non lo farà
Tu accettala la verità
E in mezzo a chi finge cordoglio
Sarò il tuo orgoglio
Perché chi ha troppa libertà
Non ha parole,
Quando fa male ma male davvero
Sono coltelli che cadon dal cielo
Fan sanguinare anche l’uomo più duro
Anche se son cresciuto da solo
A modo mio
Sì e tu sai a modo mio
Ciao papà o addio papà
Questa canzone te la canto adesso
Perché tu sappia che ti amo lo stesso
E per il resto ognuno giudichi se stesso
Questa è l’unica legge
Che conosco e rispetto
Ti ricordi quando ti dicevo
Che la vita chiede i conti al passato
Proprio quando ti manca il fiato
E chi sa la verità
Mi dica perché faccio fatica a staccare le dita
Oh oh
A smettere di suonare
Quando la musica è finita
È questo che devo imparare… da te
Forse non volevi o me lo hai insegnato?
Non fare accordi con i ricordi
Quando ti manca il fiato

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