6 Febbraio 1987, esce Platoon

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Oliver Stone dirige con Platoon (Premio Oscar per film e regia), il primo film della sua trilogia del Vietnam (gli altri sono Nato il 4 luglio del 1989 e Tra cielo e terra del 1993) e cosa lo rende interessante da tanti altri autori che si cimentano nel dire la loro sulla madre di tutte le guerre sbagliate secondo l’immaginario USA, è che Stone è lui stesso un reduce del Vietnam. Film di raro impatto emotivo e per questo così spettacolare, passerà alla storia per l’immagine del buon soldato Elias (lo straordinario e sottovalutato Willem Dafoe) che alza le braccia al cielo, abbandonato dai suoi compagni e sotto il fuoco del nemico (ma quale?), le musiche dell’adagio di Barber che ne sottolineano la definitiva drammaticità.

Gli stessi attori protagonisti del film, tutti nominati all’Oscar, citano spesso quanto fosse provante fisicamente e mentalmente girare con Stone, che evidentemente era carico di cose da dire. Charlie Sheen, nell’anno d’oro della sua carriera (Wall Street sempre con Oliver Stone e sempre nel 1987), è il congiungimento ideale con suo padre Martin, che aveva interpretato Apocalypse Now, altro filmone sul Nam, e nella scena finale dove lascia definitivamente la sua guerra sull’elicottero riporta l’emozione di quella che fu volutamente  l’ultima scena ad esser girata. Pronuncia qui forse la frase definitiva su quella sporca guerra: Credo, ora riguardandomi indietro, che non abbiamo combattuto il nemico, ma noi stessi. E il nemico era in noi.

Altre ricorrenze

  • 1949, nasce Jim Sheridan, regista irlandese di Nel nome del padre e The Boxer
  • 1986, nasce Dane DeHaan, attore USA in The Amazing Spiderman e Life

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