Anna Oxa, le sue “prime 14 volte” al Festival con due vittorie e due secondi posti

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Anna Oxa

Il Festival di Sanremo di quest’anno segna un primato importante per Anna Oxa: alla sua quindicesima partecipazione l’artista pugliese raggiunge infatti Peppino di Capri, Milva, Toto Cutugno e Al Bano al primo posto nella classifica dei cantanti con il maggior numero di presenze al Festival. Un record impreziosito, nel passato, da due vittorie, due secondi posti e tante canzoni che hanno lasciato un segno indelebile nella storia della manifestazione. Senza dimenticare che una volta del Festival è stata anche conduttrice.

Ripercorriamo allora le sue “prime 14 volte” al Festival di Sanremo.

1978 – Un’emozione da poco

Non ha nemmeno 17 anni, e un solo 45 giri alle spalle pubblicato da un’etichetta barese, quando nel 1978 Anna Oxa debutta al Festival di Sanremo. E riesce a farsi notare alla grande, nonostante in quel periodo la kermesse non godesse di grande salute. Merito di una canzone splendida, scritta da Ivano Fossati e Guido Antonio Guglielminetti, ma anche della sua interpretazione, arricchita da un look dal sapore punk (gli fu suggerito da Ivan Cattaneo) che la fa diventare il personaggio di quella edizione. Arriva seconda, davanti a Rino Gaetano, ma incredibilmente dietro ai Matia Bazar, che vincono con …e dirsi ciao, obiettivamente non la loro canzone migliore. Una curiosità: nel 2017 Paola Turci ha riproposto Un’emozione da poco nella serata delle cover arrivando seconda.

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1982 – Io no

Per rivedere Anna Oxa a Sanremo bisogna aspettare quattro anni. Il grande ritorno avviene nel 1982, quando ormai il Festival è uscito dalla sua crisi ed è tornato ad essere un appuntamento imperdibile per milioni di italiani. Per l’occasione l’artista abbandona il look che l’aveva fatta conoscere al grande pubblico e presenta un’elegante canzone firmata da Oscar Avogadro e Mario Lavezzi. Il pezzo non arriva tra i primi sei, ma ha comunque un buon successo. La vittoria, una delle più annunciate della storia del Festival, arride a Riccardo Fogli con Storie di tutti i giorni.

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1984 – Non scendo

Due anni dopo Anna Oxa torna al Festival con un’altra canzone scritta da Oscar Avogadro e Mario Lavezzi. L’esito è simile a quello della volta precedente: il settimo posto in classifica forse non la soddisfa pienamente, ma la canzone piace ed ha successo. Anche in questo caso la vittoria è piuttosto scontata: ad imporsi sono Al Bano e Romina Power con Ci sarà.

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1985 – A lei

Anche nel 1985 Anna Oxa arriva settima, ma questa volta gli autori sono diversi: il pezzo è infatti firmato dal professor Roberto Vecchioni e da Mauro Paoluzzi. Con i voti del Totip raccoglie oltre 580 mila preferenze: tante, ma i Ricchi e Poveri con la loro Se m’innamoro fanno decisamente meglio e con più di 1,5 milioni di voti si portano a casa la vittoria.

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1986 – È tutto un attimo

Pazzesca. Divina, magnetica, unica. Nel 1986 (per inciso, uno dei Festival più belli di sempre) Anna Oxa porta una canzone difficilissima da cantare, scritta per lei da Adelio Cogliati, Franco Ciani (che per un certo periodo fu anche suo marito), Mario Lavezzi e Umberto Smaila. Si torna a cantare dal vivo e l’artista domina il palco con un’interpretazione da montagne russe vocali. Impeccabile, strega il pubblico in sala e quello da casa. Il look, con tanto di ombelico scoperto, fa il resto. Arriva quinta, ma in questo caso la posizione davvero non conta: in altre edizioni avrebbe probabilmente vinto, ma in quell’anno la concorrenza era troppo agguerrita. Il primo posto va ad Eros Ramazzotti con Adesso tu.

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1988 – Quando nasce un amore

Due anni dopo il pubblico si aspetta una nuova prova di virtuosismi vocali. Ed invece ancora una volta Anna Oxa stupisce tutti e porta al Festival una canzone sicuramente impegnativa, ma che mette in evidenza anche altre sfaccettature della sua splendida voce. Il pezzo è una ballad delicata, scritta da Adelio Cogliati, Franco Ciani e Piero Cassano (che dieci anni prima le scippò la vittoria con i Matia Bazar). Arriva settima, ma il pubblico ancora una volta è dalla sua parte. La vittoria, ineccepibile, va a Massimo Ranieri con Perdere l’amore.

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1989 – Ti lascerò

I tempi sono finalmente maturi per vedere Anna Oxa vincere. Ed alla sua settima partecipazione l’artista fa centro. Quell’anno il Festival passa nelle mani di Adriano Aragozzini, le novità sono tante e la casa discografica mette in coppia Anna Oxa con Fausto Leali, che nelle due edizioni precedenti avevano riscosso un grande successo con Io amo e Mi manchi. Lui inizia a cantare da solo, lei entra sul palco dalle scale dopo quasi due minuti di canzone e il pezzo decolla. Gli autori sono Franco Fasano, Fausto Leali, Franco Ciani, Fabrizio Berlincioni e Sergio Bardotti. Il successo è quasi inevitabile.

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1990 – Donna con te

È l’anno che segna il ritorno dell’orchestra e dei cantanti stranieri abbinati agli italiani. Dopo la vittoria dell’anno precedente, Anna Oxa avrebbe forse potuto prendersi anche un turno di stop. Tanto più che la canzone, in origine, la doveva cantare Patty Pravo. Ma la divina non sopporta il verso “le tue mani su di me stanno già forzando la mia serratura” e declina l’invito. Leggenda narra che la canzone venga poi offerta a Fiordaliso, Lorella Cuccarini e Lina Sastri, prima di arrivare ad Anna Oxa. La quale, almeno in apparenza indifferente a tutto questo bailamme, offre la sua consueta impeccabile interpretazione ed arriva quarta, ad un passo dal podio. Gli autori sono Danilo Amerio e Luciano Boero, mentre la versione straniera viene affidata ai Kaoma, reduci dal successo mondiale della Lambada. La vittoria, anche questa non certo a sorpresa, va ai Pooh e alla loro Uomini soli.

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1997 – Storie

Dopo il Festival del 1990, Anna Oxa si allontana per qualche anno dalla kermesse. Continua ovviamente a fare musica e nel 1992 diventa anche mamma di Francesca. Nel 1994 torna all’Ariston, ma in una veste per lei inedita, quella di conduttrice. È Pippo Baudo a chiamarla, insieme a Cannelle, per aiutarlo durante le cinque serate del Festival. Nel corso delle quali, in ogni caso, trova il modo per offrire anche una splendida versione del capolavoro di Umberto Bindi La musica è finita.
Passano altri tre anni e finalmente Anna Oxa torna a Sanremo da cantante. E lo fa con il botto. La canzone è una delle più belle fra quelle portate dall’artista in gara nel corso della carriera, un pezzo pop dal sapore internazionale che, come sempre, interpreta alla perfezione. Gli autori sono Depsa, Marco Marati, Sally Monetti, Angelo Valsiglio e Fio Zanotti. Arriva seconda, nel Festival che regala una delle vittorie più sorprendenti di sempre: quella dei Jalisse con Fiumi di parole.

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1999 – Senza pietà

La vittoria, mancata di un soffio nel 1997, per Anna Oxa arriva due anni dopo. Questa volta l’artista pugliese, che come spesso le capita si fa notare anche per il look fuori ordinanza, porta in gara un pezzo scritto da un giovane musicista che risponde al nome di Claudio Guidetti e da quella vecchia volpe di Alberto Salerno. Il quale, in un’intervista concessa a Spettakolo nel 2021 (cliccate qui) a proposito di quella vittoria disse: «La giuria di qualità era pazzesca. C’erano Ennio Morricone come presidente, i fratelli De Angelis, Toquinho e Umberto Bindi. Vincere con una giuria del genere è stata una grande soddisfazione professionale. Il rammarico è che con Anna Oxa non abbiamo proseguito la collaborazione con lo stesso team, che era fortissimo. Con Claudio Guidetti, Gianni Belleno e Fio Zanotti avremmo potuto proseguire con un percorso artistico formidabile. Questo non è stato possibile per eventi esterni». Fatto sta che, nel 1999, Anna Oxa si porta a casa la seconda vittoria a Sanremo della sua carriera, la prima in completa solitudine.

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2001 – L’eterno movimento

Le partecipazioni di Anna Oxa al Festival di Sanremo successive alla vittoria del 1999 non saranno particolarmente fortunate. A cominciare da quella del 2001, quando porta in gara un brano firmato da Giuseppe Fulcheri e Laurex. Il pezzo, in realtà, non è affatto male, caratterizzato da un sound internazionale tutt’altro che banale. La classifica però non la premia e deve accontentarsi del decimo posto. Vince la splendida Luce (tramonti a nord est) di Elisa.

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2003 – Cambierò

Nel 2003 per la prima volta al Festival Anna Oxa si cimenta anche come autrice e firma la sua canzone insieme a Marco Falagiani e Marco Carnasecchi. Come dice il titolo, l’artista ancora una volta si presenta con una proposta musicale lontana dalle precedenti. In classifica però non le va particolarmente bene e deve accontentarsi del quattordicesimo posto. Vince Alexia con Per dire di no.

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2006 – Processo a me stessa

Questa volta, forse, Anna Oxa osa davvero troppo. Il coraggio di presentare una canzone completamente fuori dagli schemi, lontanissima dai cliché sanremesi, è enorme, ma la giuria non apprezza. Il brano, firmato dalla stessa Oxa con Pasquale Panella e Alessandra Miori, colpisce ma non fa centro. Ed incredibilmente Anna Oxa la seconda sera viene eliminata. Anche se ancora più incredibile è la vittoria di Povia con Vorrei avere il becco.

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2011 – La mia anima d’uomo

Dopo la delusione del 2006, Anna Oxa lascia passare cinque anni prima di tornare all’Ariston. Purtroppo per lei, però, la storia si ripete. La canzone, della quale è autrice con Lorenzo Imerico e Roberto Pacco, viene eliminata la prima sera. Il suo Festival ha però un’appendice: nel corso della terza serata, dedicata al 150° anniversario dell’Unità d’Italia, torna infatti all’Ariston e canta ‘O sole mio. Quella, per 12 anni, sarà la sua ultima esibizione al Festival.

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Quest’anno, finalmente, il digiuno si interrompe. Anna Oxa torna al Festival e lo fa con una canzone che si intitola Sali (canto dell’anima) e che presenta autori prestigiosi. Il brano è infatti firmato dalla stessa Oxa e da Kaballà, Francesco Bianconi e Fio Zanotti. Ci sono quindi tutti gli ingredienti per rivedere l’artista protagonista sul palco che tante soddisfazioni le ha regalato. E dal quale, a partire dal 1978, ha saputo trasmettere emozioni fortissime al pubblico in sala e a quello da casa. Anna torna dunque dove tutto è cominciato 45 anni fa. E siamo certi che saprà ancora una volta stupire.

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Nato a Lavagna (GE) il 26 luglio 1970, nel giorno in cui si sposano Albano e Romina, dopo un diploma in ragioneria ed una laurea in economia e commercio, inizio una brillante (si fa per dire) carriera come assistente amministrativo nelle segreterie scolastiche della provincia di Genova e, contemporaneamente, divorato dalla passione del giornalismo, porto avanti una lunga collaborazione con l’emittente chiavarese Radio Aldebaran, iniziata nel 2000 e che prosegue tuttora. Per 15 anni ho collaborato anche con il quotidiano genovese Corriere Mercantile. Dal 2008 e fino alla sua chiusura ho curato il blog Atuttovasco.

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