A vederlo oggi, calvizie incipiente, fisico non proprio statuario, sarebbe difficile immaginare James Spader come uno delle icone sexy e disturbanti della fine degli anni ’80 fino ai primi anni 2000. Ora tornato sulla cresta dell’onda con le serie TV (suo ultimo lavoro l’eccellente The Blacklist), ma la sua storia sul grande schermo è molto interessante.
Dopo una serie di film teen, dove in realtà lui non è mai tra i protagonisti, Steven Soderbergh lo sceglie per Sesso, bugie e videotape nel 1989 e la sua voce calda e bassa, il suo sguardo sfuggente ed enigmatico (curiosità: è estremamente miope!) lo rendono immediatamente richiestissimo. Cosa che lui in realtà ha sempre sfuggito, limitandosi a fare o quello che lo interessava veramente o quello che lo pagava abbastanza per non dover fare altro. Dice di sé: «se non ho bisogno dei soldi, non lavoro. Non è un problema per me andare da qualcuno e dirgli di quanto ho bisogno per pagare le mie bollette per i prossimi 6 mesi. Se me li dai, faccio il film».
Alla fine, si specializza in parti di fantascienza (Stargate, The Watcher, Supernova, persino il cattivo dell’ultimo The Avengers, a cui presta la voce) ma rende al meglio in parti ambigue, antieroe per eccellenza in situazioni spesso torbide: così è in Crash di Cronenberg (1996) storia di sesso e motori spinti al limite, così è in Secretary, (2002), dove interpreta il primo Mr. Grey dalle pratiche sessuali inusuali, ben 13 anni prima del celeberrimo (e trash) 50 sfumature di grigio.
Altre ricorrenze
- 1929, nasce Alejandro Jodorowsky, regista cileno de La montagna sacra e Santa Sangre
- 1940, esce Pinocchio di Walt Disney
- 1965, nasce Chris Rock, comico e attore USA, e voce della zebra Marty in Madagascar
- 1978, nasce Ashton Kutcher, attore USA di The Butterfly Effect e Jobs
- 2019, muore Albert Finney, attore UK di Tom Jones e Assassinio sull’Orient Express