Il Festival di Sanremo 2023 ha aperto i battenti questa sera, con l’inno di Mameli cantato da Gianni Morandi, la storica presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, e il monologo di Roberto Benigni per i 75 anni della nostra Costituzione.
Ma le vere protagoniste del Festival, ovviamente, sono le canzoni in gara, e stasera vengono presentate le prime 14.
Ecco le nostre pagelle delle esibizioni di questa prima serata.
Anna Oxa – Sali
Tocca alla veterana del Festival aprire la gara con Sali. La canzone sembra molto interessante nell’arrangiamento e nella progressione armonica, ma lei alterna grandi vocalizzi a qualche incertezza. Da riascoltare nella versione in studio, dove potrebbe guadagnare qualche punto.
VOTO: 6
gIANMARIA – Mostro
Esordio al Festival di Sanremo per il vincitore di Sanremo Giovani lo scorso dicembre.
Il 20enne cantautore vicentino porta sul palco dell’Ariston Mostro, un brano onesto e cantato con sicurezza, nonostante la visibile agitazione prima dell’esibizione.
Non sembra avere chance di classificarsi in alto, ma andrà forte tra i ragazzi.
VOTO: 5,5
Mr. Rain – Supereroi
Uno dei brani migliori del primo blocco di canzoni è quello presentato da Mr. Rain. Supereroi vede la partecipazione di un coro di bambini, che “spingono” il pezzo con la loro tenerezza e una coreografia finale. Il brano convince nella sua semplicità, con un arrangiamento delicato che lo valorizza al meglio.
VOTO: 7
Marco Mengoni – Due vite
Letteralmente una macchina da guerra. Un’esibizione impeccabile, come se invece di un’interpretazione dal vivo avessimo ascoltato il brano inciso su disco.
Due vite non brilla per originalità, ma è quello che definiremmo il classico brano sanremese, che può quindi essere considerato senza dubbio uno dei candidati per la vittoria finale.
VOTO: 7,5
Ariete – Mare di guai
Un’altra ventenne esordiente al Festival. Ariete canta, come spesso accade nei suoi brani, la storia d’amore con una ragazza. Ma Mare di guai non convince in generale, soprattutto per l’interpretazione della ragazza di Anzio. Probabilmente andrà comunque forte su Spotify.
VOTO: 5
Ultimo – Alba
Dopo il secondo posto nel 2019 e la “polemica” con Mahmood, Ultimo torna in gara tra i big con Alba. Un brano in perfetto stile-Ultimo con, se vogliamo, una spruzzata di Fabrizio Moro. La canzone però non morde e non aggiunge nulla di nuovo al suo percorso, tanto da suonare quasi già sentita. Trasparente.
VOTO: 5,5
Coma_Cose – L’addio
Finora la più bella canzone ascoltata in gara. Forse il fatto di aver vissuto sulla propria pelle quello che hanno trasportato in musica e parole ha influito nel voler raccontare una crisi amorosa con parole non banali e un’interpretazione che brilla per intensità. Da notare l’autocitazione di Fiamme negli occhi con la frase “il nostro fuoco lo hanno visto tutti”.
Possono arrivare molto in alto.
VOTO: 8
Elodie – Due
Elodie goes Mahmood. Due, sebbene non sia stata scritta dal due volte vincitore del Festival di Sanremo, sembra davvero un suo brano. Sebbene l’interpretazione sia impeccabile, il brano non convince fino in fondo e sembra un pesce fuor d’acqua sul palco dell’Ariston. Sarebbe forse stato più appropriato un lancio a ridosso del periodo estivo.
VOTO: 5
Leo Gassmann – Terzo cuore
Il vincitore delle Nuove Proposte del 2020 torna al Festival con Terzo cuore, scritta insieme a Riccardo Zanotti dei Pinguini Tattici Nucleari. Un brano leggero, che però altrettanto leggermente scivola via, senza riuscire a colpirci in maniera particolare.
VOTO: 5,5
Cugini di Campagna – Lettera 22
Incredibilmente esordiscono a Sanremo i Cugini di Campagna, dopo oltre 50 anni di carriera. Lettera 22 è un brano scritto da La Rappresentante di Lista, e si sente. La canzone comunque ha un bel tiro, è fresca, e può rilanciare la carriera della band. Armonie vocali come sempre perfette, interpretazione ottima.
VOTO: 7
Gianluca Grignani – Quando ti manca il fiato
Torna in gara per la settima volta al Festival di Sanremo Gianluca Grignani. Quando ti manca il fiato è una canzone dedicata al padre, e ci vuole coraggio a portare sul palco dell’Ariston un testo su una vicenda così intima e privata. L’arrangiamento ha un rimando alla chitarra de La mia storia tra le dita e una spruzzata di rock, ma l’interpretazione stasera non è stata delle migliori. Nella versione in studio potrebbe essere una delle canzoni migliori di questo Festival.
VOTO: 6,5
Olly – Polvere
Lui sul palco si diverte, ma Polvere assomiglia a tanti altri pezzi (a partire dal riff di chitarra iniziale fino al resto della canzone) e non gode di personalità propria. Autotune a manetta, ritmo incessante, cassa in quattro, ma non convince. Probabilmente piacerà ai ragazzi, ma per chi scrive la sua è la canzone peggiore della serata.
VOTO: 4
Colla Zio – Non mi va
Il gruppo milanese, arrivato sul palco dell’Ariston attraverso Sanremo Giovani, presenta Non mi va. Un po’ un mix tra delle citazioni wannabe Daft Punk e i Ragazzi Italiani. Il brano ha un ritmo che attira e un ritornello si candida per diventare un tormentone, ma oltre quello non si va.
VOTO: 4,5
Mara Sattei – Duemilaminuti
Ultima ad esibirsi Mara Sattei, con Duemilaminuti, brano scritto per lei da Damiano David, frontman dei Måneskin. Dal cantante della rock band, il brano che non ti aspetti: la canzone è infatti per distacco la più sanremese ascoltata stasera. Interpretata bene, con qualche incertezza sui falsetti. Può crescere nelle prossime sere.
VOTO: 6,5
È tutto per questa prima serata del Festival di Sanremo 2023.
Appuntamento a domani con le pagelle delle altre 14 canzoni in gara.