Un concerto per ricordare la Cramps e Gianni Sassi, a cui viene intestata una passeggiata a Milano

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Cramps
L'Assessore Tommaso Sacchi e Monica Palla scoprono la targa passeggiata Gianni Sassi ©Enzo Viscuso

Una giornata che ricorderemo a lungo. Martedì 14 marzo presso il quartiere City Life di Milano è stata inaugurata la via/passeggiata intestata a Gianni Sassi, uno dei massimi art director del secolo scorso. Un’ora prima presso la sala Aurora del Cinema Anteo sono stati convocati giornalisti, amici e operatori vari per presentare quello che sarà l’evento dell’anno collegato a Gianni Sassi e la Cramps, la sua etichetta fondata a fine del 1972. 

Al Teatro Lirico di via Larga a Milano il 6 aprile andrà in scena un lungo concerto, dalle ore 21 a mezzanotte, per un totale di due ore e mezza di musica. «Cramps Records 1972 – 2022» è il titolo del concerto, quale evento unico e irripetibile, con protagonisti gli artisti e la storia della Cramps, la casa discografica ideata e fondata nel 1972 da Gianni Sassi.

La serata sarà presentata da Jo Squillo e prevede due set di Patrizio Fariselli Area Open Project in quintetto, di cui uno interamente dedicato al primo indimenticabile album degli Area «Arbeit Macht Frei», capolavoro datato 1973, primo album con il marchio Cramps, etichetta fondata da Gianni Sassi. Quell’album resta uno dei massimi esempi di musica pop made in Italy, dove la sperimentazione fa capolino tra free jazz, elettronica, rock e echi folklorici dei Balcani. Nel secondo set Fariselli presenterà altri brani del repertorio Area e addirittura un omaggio a Franco Battiato, come conclusione del concerto.

Eugenio Finardi invece eseguirà un omaggio a Gianni Sassi e uno, insieme a Carlo Boccadoro, a John Cage, gli Skiantos guidati dal membro originario Dandy Bestia si esibiranno in alcuni dei loro brani legati al periodo Cramps, Lucio Fabbri & Friends realizzeranno un omaggio a Demetrio Stratos e i brani “La Radio” e “Musica Ribelle” di Eugenio Finardi, Carlo Boccadoro oltre a esibirsi con “Dream” di John Cage, proporrà una performance insieme a Patrizio Fariselli, sempre in omaggio a John Cage, e ancora un altro storico rappresentante della discografia Cramps con Andrea Tich che presenterà alcuni brani tratti dal suo album Cramps «Masturbati“. I biglietti per il concerto, prodotto da Redshift di Stefano Piantini, con la collaborazione di Re Nudo, sono disponibili in prevendita su TicketOne e Teatro Lirico Giorgio Gaber di Milano. Promotore e regista del concerto è Roberto Manfredi che ha una lunga esperienza nel campo dei concerti e nella discografia avendo collaborato con numerose case discografiche negli anni Settanta e Ottanta. Manfredi è anche regista di un film documentario dedicato proprio a Gianni Sassi, un promo è stato presentato nella sala dell’Anteo a conclusione della conferenza stampa tenuta da Roberto Manfredi, Stefano Piantini, Patrizio Fariselli e Tommaso Sacchi, l’Assessore alla Cultura del Comune di Milano. Sala dell’Anteo pienissima con Jo Squillo che è intervenuta per raccontare il suo incontro con Gianni Sassi e il relativo disco registrato con Kandeggina Gang per la Cramps. Tra i presenti, prima alla conferenza e poi alla inaugurazione della via/passeggiata a Gianni Sassi, c’erano Monica Palla (braccio destro per tanti anni di Gianni Sassi) e l’Assessore Tommaso Sacchi che hanno inaugurato la passeggiata scoprendo la targa. È intervenuto Stefano Senardi come esperto in discografia e appassionato del mondo Cramps, Andrea Tich, Aldo Colonetti (collaboratore di «Alfabeta» e «La Gola», due riviste promosse da Gianni Sassi), Omar Pedrini, Germano Casone con Riccardo Sgarbi, Faycal Zaouli, Fabrizio Garghetti e Massimo Albergoni che hanno lavorato con Gianni Sassi, Paolo Franchini che era nel gruppo Venegoni & Co., Gianni Muciaccia dei Kaos Rock, Alberto Fortis, Ricky Gianco e Luigi Cinque che sono arrivati in tempo per l’inaugurazione della passeggiata Gianni Sassi, Pietro Pellegrini degli Alphataurus, Gion dei Balordi, Ilvio Gallo che è stato il fotografo del manifesto “Il Concerto” per Demetrio, Mario Giusti che ha curato con Gianni Sassi le dieci edizioni della rassegna «Milano Poesia», Mino Bertoldo dell’Out Off, Viviana Bucci figlia di Franco, ceramista pesarese, uno dei migliori amici di Gianni Sassi. A più riprese citato nella conferenza stampa e nella intestazione della passeggiata, Rosario Pantaleo, che siede in consiglio comunale come consigliere, ha a più riprese promosso iniziative atte a riconoscere a personaggi della musica e della cultura il giusto valore con manifestazioni, targhe e Ambrogini d’oro. A lui il merito di tante attività del Comune in tal senso.

Intanto pare che il mondo in cui Gianni Sassi si muoveva stia per rimettersi in moto, qualche settimana fa Stefano Piantini con Luca Pollini hanno dato corso alla ripubblicazione della rivista Re Nudo, il primo numero è già recuperabile in libreria, mentre un numero speciale di Re Nudo tutto dedicato a Gianni Sassi è stato distribuito con l’occasione dell’inaugurazione della passeggiata Gianni Sassi. Curioso e non casuale che questo tratto di passeggiata vada a confluire in un’altra passeggiata intestata a Demetrio Stratos, artista molto vicino a Sassi. La scomparsa di Demetrio nel 1979 ha molto segnato il cammino di Sassi al punto che i suoi sforzi successivi furono rivolti al campo letterario con le riviste «Alfabeta» e «La Gola» e con la rassegna «Milano Poesia». Chissà se qualcuno che andrà al concerto del 6 aprile al Lirico era presente al concerto che sempre al Lirico si tenne a tre mesi dalla scomparsa di Sassi con la presenza di numerosissimi artisti, tra gli altri gli Area, I Giganti, Franco Battiato, Eugenio Finardi, Skiantos.

E qualcuno, sulle ali dell’entusiasmo, pensa che un altro Festival Parco Lambro sia ipotizzabile. Magari l’anno prossimo che fanno 50 anni dal primo del 1974. Chissa?  

Da sinistra Fabrizio Garghetti, Stefano Senardi, Tommaso Sacchi, Mario Giusti, Patrizio Fariselli, Jo Squillo, Andrea Tich. ©Enzo Viscuso

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Nato in Lombardia, prime collaborazioni con Radio Montevecchia e Re Nudo. Negli anni 70 organizza rassegne musicali al Teatrino Villa Reale di Monza. È produttore discografico degli album di Bambi Fossati e Garybaldi e della collana di musica strumentale Desert Rain. Collabora per un decennio coi mensili Alta Fedeltà e Tutto Musica. Partecipa al Dizionario Pop Rock Zanichelli edizioni 2013-2014-2015. È autore dei libri Anni 70 Generazione Rock (Editori Riuniti, 2005 - Arcana, 2018), Che musica a Milano (Zona editore, 2014), Cose dell'altro suono (Arcana, 2020) e Battiato - Incontri (O.H., 2022), Gianni Sassi la Cramps & altri racconti (Arcana, 2023) .

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