Chi ha qualche anno in più sulle spalle ricorderà senz’altro lo slogan di quella pubblicità che diceva: «Non ci vuole un pennello grande, ma un grande pennello!». Ecco, quello slogan oggi potrebbe essere usato per il lancio di questo libro che racconta la storia di Happy Days, la celebre sit com andata in onda dal 15 gennaio 1974 al 24 settembre 1984.
Infatti è un grande in libro in tutti i sensi: il formato, ma soprattutto i contenuti, a partire da una ricchissima sezione iconografica. È un libro “da maniaci”, nel senso che nelle sue 450 pagine c’è di tutto di più: la storia, numerose interviste inedite, curiosità d’ogni tipo, svariati “dietro le quinte”. C’è persino una guida completa agli episodi (i titoli, gli attori, i registi, gli sceneggiatori, le trame), con l’attribuzione di due stelline agli episodi cult, e tre a quelli considerati super cult.
Giustamente, è stato scelto come titolo La nostra storia, perché questa sit com lo è stata per un’intera generazione, quella dei cosiddetti “boomer”: la sigla iniziale divenne una sorta di canto delle sirene, che calamitava di fronte ai teleschermi milioni di persone di ogni nazionalità. E alcuni gesti, alcune esclamazioni dei protagonisti si insinuarono velocemente nella vita di ciascuno.
Proprio per questo, pare incredibile che giunti alla soglia del cinquantesimo anniversario, nessuno abbia mai pensato di scrivere un libro su Happy Days.
«Ci è sembrato incredibile che non vi fosse, in tutto il pianeta, un volume di riferimento che racchiudesse la storia e le storie di Happy Days», sottolineano gli autori. «E così è iniziato il nostro lungo viaggio, tra presente e passato, sulle orme di Fonzie, Richie & Co. Non è stato facile però cercare di raccontare in un libro la nascita, la crescita e il significato –per centinaia di milioni di persone in tutto il mondo – di una delle serie tv più amate di sempre. Un’impresa tanto complessa quanto affascinante. Un onore ma anche un onere. Un serissimo divertimento. Per questo ci siamo imposti fin da subito regole di viaggio ferree, all’insegna dello scrupolo e dell’attenzione, nella ricerca delle storie e delle curiosità da raccontare al lettore. È stato un percorso lungo e complesso, sorprendente e entusiasmante».
Gli autori sono due. Giuseppe Ganelli nella vita fa il medico radiologo. A questa professione, ha affiancato la sua passione per il telefilm, fondando l’Happy Days International Fan Club: grande collezionista di oggetti di scena, pubblicazioni e memorabili, dal 2018 è nel Guinness World Records come maggiore collezionista al mondo.
Il secondo autore è Emilio Targia, giornalista e scrittore, caporedattore a Radio Radicale, dove conduce da 26 anni il magazine domenicale Media e dintorni sulle nuove tecnologie. Al suo attivo ha già diversi libri, inclusi Tutti pazzi per Rita – Le mille vite di Rita Pavone, Quella notte all’Heysel, Il miglior mondiale della nostra vita.
Va inoltre sottolineato che la prefazione è di Henry Winkler (il mitico Fonzie) e la postfazione di Max Pezzali, che racconta di aver incontrato per la prima volta Happy Days a 10 anni: «Happy Days mi ha insegnato l’America, non quella dura e cruda della guerra del Vietnam e della segregazione, non quella dei ghetti urbani e delle diseguaglianze sociali, bensì l’America dei sogni, delle opportunità, dei motori esagerati, del rock’n’roll, dei giubbotti di pelle ma anche dei cardigan, dei buoni sentimenti, delle famiglie unite e dei mill-shake alla fragola».
Non manca un capitolo dedicato a Robin Williams, che esordì proprio sul set di Happy Days. Nel libro anche l’elenco completo delle 255 puntate con trame e interpreti. E un capitolo nel quale personaggi del mondo della cultura, della musica e dello spettacolo raccontano il proprio rapporto con Happy Days.
Sabato 20 maggio alle ore 19,30 La nostra storia – Tutto il mondo di Happy Days (Edizioni Minerva) sarà presentato al Salone del Libro di Torino, nella Sala Azzurra (padiglione 3).
