Venezia 80. Coup de chance

Woody Allen, quasi 88 anni, cinquantesimo film, venuto bene. Colpo di fortuna?

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Coup de Chance, colpo di fortuna, cinquantesimo film di Woody Allen, ambientato a Parigi, girato in francese, sembra costruito con elementi presi dalla cassetta degli attrezzi del regista: una bella giovane signora (Lou de Lage) con un lavoro in una galleria d’arte, sposata in secondo matrimonio a un  ricchissimo chiacchieratissimo e geloso (Melvin Poupaud), incontra un compagno di liceo dei tempi in cui studiava a New York (Niels Schneider) tornato a Parigi per scrivere il romanzo della sua vita. Sembra un incontro simpatico e niente più e diventa un’ossessione. Il marito geloso fa pedinare la bella irrequieta, scopre il tradimento, non intende passare per le banali procedure del divorzio, assolda degli assassini. C’è abituato, e la sua fortuna- lo dice sempre lui- non è casuale: è costruita. Come si esce da questa combinatoria? La mamma della sposa, benestante giramondo e lettrice di Simenon , ci mette il naso e… Dalla cassetta degli attrezzi, è vero, Woody sembra aver estratto sempre i soliti elementi, che sembrano facili, comuni ai suoi racconti e ai suoi film. Però il risultato è lineare e insieme sorprendente. Un colpo di fortuna?

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