Per la serie Cinemino Classics
I coniugi Woodhouse, Rosemary (Mia Farrow) e Guy (John Cassavetes), vanno ad abitare in un appartamento di un austero edificio di Manhattan- New York. Loro vicini di casa sono Minnie Castavet (Ruth Gordon) e il marito Roman (Sydney Blackmer), una coppia dall’aria inquietante. Ben presto Rosemary è spaventata da una serie di avvenimenti misteriosi: il suicidio di una coinquilina e incubi notturni nei quali sogna di essere presa sessualmente da una sorta di diavolo e svegliandosi al mattino si ritrova graffiata in diverse parti del corpo. Poco a poco la donna, che nel frattempo è in attesa di un bimbo, comincia a temere di essere vittima di una setta dedita alla magia nera. Di chi è il figlio che porta in grembo? Le sue paure sono giustificate perché suo marito, un attore fallito, in cambio del successo ha accettato che il bambino sia sacrificato a Satana. Dopo il parto a Rosemary viene comunicato che il neonato è morto, ma poi scopre che nell’appartamento dei Castavet si sta festeggiando la nascita del figlio del Demonio…Dopo Repulsion, ritratto memorabile di una paranoia femminile, Polanski realizza uno dei film horror più celebri della storia del cinema, aprendo la strada al tema del satanismo che vedrà poi pellicole di culto come L’esorcista. Con il suo film il regista afferma che il Male domina la nostra vita e alimenta le nostre angosce esistenziali. Il film ottiene un grandissimo successo di pubblico e di critica e fa vincere l’Oscar e il Golden Globe come migliore attrice non protagonista a Ruth Gordon. Girato nel 1968 nell’edificio Dakota di New York, celebre per l’assassinio di John Lemmon, Rosmary’s Baby il film, memorabile e per certi versi “maledetto”, sembra presagire una tragedia che colpirà duramente Polanski. L’anno dopo, l’8 agosto 1969 Sharon Stone, moglie del regista, incinta di sette mesi, muore nella loro villa di Cielo Drive a Bel Air, Los Angeles, barbaramente assassinata dai membri della Setta satanica guidata da Charles Satana Manson, un criminale che aspirava a diventare un grande musicista. L’eccidio sconvolge l’America e contribuisce a spegnere per sempre il mito pacifista del movimento hippie.