Te l’avevo detto
di Ginevra Elkann
con Valeria Bruni Tedeschi, Danny Huston, Greta Scacchi, Riccardo Scamarcio, Alba Rohrwacher
Valeria Buni Tedeschi fa sesso estemporaneo, un po’ torrido un po’ tragico, per emulare/ punire Valeria Golino (pornostar ormai da periferie e da botulino fai-da-te) per essersi fatta i mariti delle altre. La Tedeschi incarna la follia, sua figlia è bulimica e assiste un’anziana, Scamarcio deve tenere sotto controllo l’alcolismo della Rohrwacher che sembra rapirgli il figlio che è stato affidato a lui, Greta Scacchi torna dagli Sati Uniti con le ceneri della madre e litiga con il fratello Danny Huston (prete, eroinomane) per disperderle nel cimitero acattolico di Roma: Huston rimane tutto sommato un cattolico e ne soffre. Insomma, la capitale è disfunzionale, va tutto male in tutti i rapporti madre figlia, sorella sorella, marito moglie, fratello sorella e il clima (ecco l’aggancio ecocatastrofico) è torrido, sudaticcio, rossastro, polveroso e sfiora temperature tropicali a gennaio. Pentitevi dei vostri peccati, ve l’avevano detto. Potreste finire male. Ma anche il film dopo un po’ scende nell’inferno della noia.
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