Anniversari- Icone del grande schermo – Brando 100- I film imperdibili

Dal 27 aprile 2024 la rassegna dedicata ai 100 anni dalla nascita del grande Marlon Brando che ha rivoluzionato l’arte della recitazione non solo del cinema americano

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Un tram che si chiama Desiderio

In programma sette pellicole tra le più celebri della sua straordinaria carriera

 

Nato a Omaha nel Nebraska, il 27 aprile 1924, Marlon Brando, figlio di un commesso viaggiatore e di un’attrice, nel 1943 segue a New York la sorella Frances. Dopo aver frequentato corsi di pittura e di danza, si iscrive al Dramatic Workshop, fondato nel 1940 e nel 1944 debutta in palcoscenico interpretando Gesù Cristo in Hannele di Gerhart Hauptmann. Nello stesso anno esordì a Broadway con la commedia I remember Mama di John Van Druten. Riservato e timido, il giovane attore mostra da subito, calcando i palcoscenici dei teatri, un magnetismo naturale nella sua recitazione. Kazan lo vuole poi per il ruolo del crudele Kovalski nel dramma di Tennessee Williams, Un tram che si chiama Desiderio. La sera del 4 dicembre 1947 il giovane Marlon sbalordisce il pubblico presente e anche la critica per la sua originale interpretazione non priva di improvvisazioni. É nato un mito sia in teatro che al cinema. Elia Kazan, abilissimo regista e gran direttore d’attori nel 1951, gli offre il ruolo da protagonista anche nella versione cinematografica del dramma di Williams, dove lui mette in pratica la lezione del cosiddetto “metodobasato sull’introspezione psicologica, esaltata dalla sua voce particolare e dai suoi gesti inimitabili. Una performance memorabile ricordata anche da Al Pacino:” Brando è un mito che con “Un tram che si chiama desiderio ha cambiato per sempre il modo di recitare”. Il film si aggiudica dodici nomination agli Oscar e premia con tre statuette Viviene Leigh, Kim Hunter e Karl Malden, ma non il nuovo divo la cui fama sta però esplodendo in America e in Europa. La sua carriera sul grande schermo ha lasciato il segno nella storia del cinema con 40 film interpretati e con anche due Oscar vinti, nel 1955 per Fronte del porto, sempre di Elia Kazan, e nel 1973 per Il padrino di Francis Ford Coppola, nonché il premio per la migliore interpretazione al Festival di Cannes con Viva Zapata! (1952), ancora di Kazan. Capace di affrontare ogni genere di personaggio, anche il più ambiguo e il più complesso, l’attore si spegne il 1 luglio 2004 a Los Angeles. La rassegna, che rende omaggio ai 100 anni dalla sua nascita, partirà il 27 aprile alle ore 17.00 con Fronte del porto, per continuare il 28 aprile sempre alle ore 17.00 con Un tram chiamato Desiderio e il 29 aprile alle 21 con Ultimo tango a Parigi (di cui saranno fatte tre proiezioni). In programma ci sarà anche Apocalypse Now – Final Cut (due proiezioni), Il padrino, Il selvaggio e Missouri.

Pierfranco Bianchetti , giornalista pubblicista e socio del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani è laureato in Sociologia a Trento. Ex funzionario comunale, responsabile dell’Ufficio Cinema del Comune di Milano, ha diretto n l’attività del Cinema De Amicis fino alla chiusura nel 2001. Ha collaborato a Panoramica – I Film di Venezia a Milano, Locarno a Milano, Il Festival del Cinema Africano; Sguardi altrove; ha scritto sulle pagine lombarde de l’Unità e de Il Giorno, Spettacoli a Milano, Artecultura, Top Video; Film Tv; Diario e diversi altri periodici. Attualmente collabora a Diari di Cineclub, Grey Panthers, il Migliorista, Riquadro.com, pagina facebook Sncci Lombardia. Ha pubblicato nel 2021 per Aiep Editore “L’altra metà del pianeta cinema-100 donne sul grande schermo” e nel 2022 per Haze Auditorium Edizioni “Cinemiracolo a Milano. Cineclub, cinema d’essai e circoli del cinema dalla Liberazione a oggi”.

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