5 maggio 1989, esce L’uomo dei sogni

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 costruiscilo e lui verrà”

La voce misteriosa che appare nel film (che non tutti sanno appartenere al grande Ed Harris) è la spina dorsale di questa bellissima favola per adulti. Con Il grande freddo (1983) e Fandango (1985) costituisce un’ideale trilogia dove Kevin Costner è l’interprete designato dal cinema USA ’80  per rappresentare i riti di passaggio maschili. Se in Fandango il tema era la riconciliazione con quello che saremo (ed il trovare la propria strada) e ne Il Grande Freddo il tema era la riconciliazione con quello che siamo (e con il rapporto con chi ci sta vicino), L’uomo dei sogni rappresenta la conciliazione con quello che siamo stati (e quindi con le proprie scelte passate).

Il film del buon Ray che costruisce un campo da baseball e richiama suo padre dall’oblio per qualche attimo ha  un potere evocativo straordinario, attinge in modo esemplare all’immaginario di tutto quello che è bello nella migliore visione dell’America (qualcuno potrebbe dire stereotipata? Non importa): lo sport, la famiglia, il pacifismo degli anni ’60, le seconde possibilità. Il messaggio che ci consegna Phil Alden Robinson è sul modo in cui viviamo la nostra vita: non sono i sogni che non abbiamo realizzato quello che ci rende infelici, che ci lascia rimpianti, ma l’amore che non siamo riusciti a dare nelle nostre scelte. Da vedere e riscoprire.

Altre ricorrenze

  • 1940, nasce Lance Henriksen, attore di Alien e Terminator
  • 1944, nasce John Rhys Davies, attore de I predatori dell’Arca perduta e Gimli de Il Signore degli Anelli
  • 1983, nasce Henry Cavill, attore in Immortali e Superman ne L’Uomo d’Acciaio

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