Trois amies
di Emmanuel Mouret
Chi ha odiato le meccaniche sadomaso di Babygirl, ha esaltatato la lezione d’amore di Trois Amies, in concorso, francese, canonico e in apparenza casto e innocuo. Tre amiche sono alle prese con i dolori d’amore: la prima sta col marito per tranquilla abitudine, ma ammette che l’innamoramento forse non l’ha mai sfiorata, la seconda è reticente sulla sua storia con un uomo sposato, la terza si accorge, con dolore, che l’amore per il marito è finito. Il marito della terza racconta il film dall’aldilà, perché dopo la rivelazione, ubriacatosi per il dolore, è morto in un incidente. Il marito della prima è l’uomo sposato che si è messo con la seconda. Un insegnante che a scuola prende il posto del marito della terza si innamora della vedova, ma lei all’inizio è distrutta dai rimorsi, poi stravede per un altro. La prima crede di innamorarsi di un pittore, ma ci ripensa. La seconda fa sì che il suo amante torni dalla moglie (la prima) ma poi corona il suo sogno professionale con il tipo che all’inizio del film aveva schifato in un incontro combinato da una app. Trois Amies scalderà i cuori di molti, che non si rendono conto che questa modalità è quella “sorpassata” da Babygirl. In realtà ambedue i film sono sui rapporti di potere, d’amore e dominio. Solo con illusioni e narrazioni diverse.