Album
Steven Wilson, progressiva/mente parlando.
Negli anni Settanta il prog rock sembrava un genere destinato a scomparire subito, invece si sta rivelando uno dei più longevi, sempre in grado di autorigenerarsi. Come dimostra anche il nuovo lavoro dell'ex Porcupine Tree Steven Wilson
Kenny Wheeler, le Songs postume del grande trombettista
Songs for quintet di Kenny Wheeler Voto 6/7 Esteta raffinato, Kenny Wheeler profonde nella tromba (anche se predilige il più morbido e intimo flicorno) una sonorità...
Rivoluzione & sensi di Rigo: parliamone con l’autore
Rivoluzione & sensi di Antonio "Rigo" Righetti Per parlarvi di questo disco vorrei iniziare da una citazione del nostro Massimo Poggini: 《Rigo è un meraviglioso personaggio...
Irene Grandi: la “bambina cattiva” è diventata adulta
Irene Grandi torna con un album di inediti dopo 5 anni, e in Un vento senza nome trova la svolta della maturità. E' sempre la solita Irek, ma la "bambina cattiva" ormai è diventata grande.
Written in Scars è il nuovo album di Jack Savoretti
Esce oggi il quarto album dell'artista italo-britannico
Diana Krall e i gioielli soft-rock anni 70
“Wallflower” di Diana Krall Voto: 9Si chiama easy listening, “facile ascolto”. È il genere più ampio del panorama sonoro mondiale, passa dalle canzonette meno...
Marco Masini: “Cronologia” di 25 anni di carriera
Dopo la partecipazione al Festival di Sanremo il cantautore fiorentino pubblica "Cronologia", ripercorrendo in 3 cd tutta la sua carriera, da Disperato a Che giorno è.
Il ritorno dei Gang: “Sangue e cenere”
Sono passati 14 anni dall'ultimo album di inediti dei fratelli Severini. Ma con "Sangue e cenere" è come ritrovare un vecchio amico e subito dopo avete riattaccato a parlare come se vi foste lasciati la sera precedente
Dargen D’Amico e la “lobby dei semafori”
La “lobby dei semafori” è la società che ci blocca e noi che ci blocchiamo. Un po’ amando bloccarci. Insomma, una sorta di “l’hobby dei semafori”
Il progressive jazz di Vijay Iyer
Il jazzista di origini indiane si conferma uno dei quarantenni che stanno prendendo nelle proprie mani le “magnifiche sorti e progressive” del jazz attuale